Un sogno che continua. Per una squadra che non finisce più di stupire.
L’Omnia Bitonto continua il suo cammino nei playoff di Eccellenza pugliese: batte fuori casa 2-0 l’Avetrana nelle semifinali regionali ed approda nella finale in programma domenica prossima a Casarano contro la formazione rossoblu salentina, che ha avuto la meglio per 1-0 del Gallipoli nell’altra semifinale.
Un’altra grande prova di forza, solidità e maturità di squadra quella impartita dagli omniani sulla terra battuta del “Celestino Laserra”: ad Avetrana l’Omnia vince da grande squadra, solida, concreta, un muro su cui sbatte la formazione di casa, per larghi tratti quasi inerme dinanzi lo strapotere fisico e tattico dei bitontini. Che vanno subito in vantaggio in avvio, amministrano, rischiano il pari solo con un calcio di rigore parato però da Vitucci, sfiorano il raddoppio, restano in dieci in avvio di ripresa, gestiscono controllando le velleitarie sortite offensive dei padroni di casa e trovano la rete del definito exploit in pieno recupero.
Grande Omnia in quel di Avetrana, dunque, ma è solo un piccolissimo passo verso nuove terre da conquistare, nuovi scenari da vivere: perché domenica prossima al “Capozza” c’è la finalissima col Casarano di mister Sportillo. Un campo già violato in questa stagione dall’Omnia in campionato (era l’11 febbraio scorso), ma ogni gara, si sa, ha storia a sé, e i bitontini partiranno ancora con lo sfavore del fattore campo e del pronostico, avendo un solo risultato a favore, ovvero la vittoria, per accedere alle fasi nazionali. Ma quest’Omnia – dal sangue freddo, dal cuore indomito, dall’orgoglio infinito – ha dimostrato di non morire mai e di crederci davvero. Soprattutto perché sospinta dall’entusiasmo sempre più crescente del suo pubblico, della sua gente: i cento (e forse qualcosina in più) sostenitori giunti ad Avetrana hanno supportato la squadra fino al termine, una macchia arancione che ha sofferto, esultato e gioito, ed ha voluto tributare, nel viaggio di ritorno, un omaggio alla squadra, accolta a sorpresa presso un’area di servizio per festeggiare la vittoria e incitare tutti in vista della sfida di Casarano. Perché in Salento c’è da scrivere un’altra pagina di storia di questa società che ha appena poco meno di dieci anni di vita. Ma che sogna ad occhi aperti e non vuole essere svegliata da questo viaggio che culla e sta regalando emozioni sempre più crescenti, sempre più belle, sempre più imprevedibili.
La partita. Mister Pasquale de Candia rimescola le carte nell’undici titolare di partenza contro l’Avetrana: 3-5-2 con Vitucci tra i pali; linea di difesa composta dal trio Barone – Montrone – Anaclerio; a centrocampo, nel mezzo capitan De Santis con Cardinale e Dellino ai suoi lati; sugli esterni Turitto e a sorpresa Zotti; in avanti, il duo Patierno – Ladogana. Panchina iniziale per Fiorentino, Lavopa e Picci.
L’Avetrana di mister Giuseppe Branà, autentica rivelazione del campionato, con il suo terzo posto a 53 punti, a pari merito con l’Omnia ma avanti per gli scontri diretti, si schiera con Petranca in porta; difesa a quattro con Prete e Cavaliere esterni, Salto e Calò centrali; a centrocampo, nel mezzo Guerra e Cellamare, sulle corsie Alemanni e Venza; in avanti il duo Richella – Cappellini.
Tarantini, che oltre ad usufruire del fattore campo, hanno due risultati su tre a disposizione. Omniani costretti a vincere, al 90’ o al 120’ (in caso di parità al termine dei tempi regolamentari) per accedere in finale. E bitontini che partono subito col piede pigiato sull’acceleratore: un solo giro di lancette, Ladogana recupera palla a centrocampo e lancia Patierno in campo aperto verso la porta avversaria, approfittando di un buco centrale della retroguardia di casa, ma l’attaccante bitontina prova da fuori area una conclusione piazzata ed angolata che Petranca, proteso in uscita, riesce ad intercettare e deviare in angolo. Ma dal corner è vantaggio Omnia: Zotti dalla bandierina di destra, pennellata al centro, irrompe Montrone che con uno stacco imperioso mette di testa la palla sotto la traversa. 0-1 e seconda rete stagionale per il centrale difensivo ex Altamura.
Cambia dunque l’inerzia del match. Perché l’Omnia – brava a trovare subito il vantaggio con una partenza fulminea – costringe ora l’Avetrana ad aprirsi di più e a non disputare un match attendista e fatto di ripartenze, come già accaduto in campionato. Ed è qui che si notano le differenze nella qualità del gioco e anche nella condizione fisica. Perché i tarantini non hanno molte idee ma si limitano meramente a giocate con palla lunga e lanci molto profondi, che la difesa omniana gestisce piuttosto agevolmente, con Montrone e Vitucci in particolare molto attenti. Unico momento di difficoltà di tutto il primo tempo arriva al 27’: cross di Venza dalla trequarti sinistra, Anaclerio ferma irregolarmente in area di rigore Cappellini e per l’arbitro Daddato della sezione di Barletta è calcio di rigore e giallo per il difensore barese. Sul dischetto si presenta lo stesso Cappellini ma Vitucci lo ipnotizza: conclusione centrale, il numero uno omniano è bravo a restare in piedi e a respingere di piede, salvando così i suoi e mantenendo il vantaggio di una rete.
L’errore dagli undici metri quasi irretisce l’Avetrana, e l’Omnia sfiora due volte il raddoppio nel giro di due minuti: 28’, Patierno prova ancora una volta una giocata delle sue, la conclusione da centrocampo con il portiere avversario fuori dai pali, palla di pochissimo sopra la traversa. Un solo giro di orologio, azione ben elaborata dai bitontini, Zotti vede e serve il taglio in area di rigore, sulla sinistra, di Cardinale, che gestisce la sfera e la appoggia indietro proprio al fantasista scarsocrinito, che prova un tirocross radente che attraversa tutta l’area di rigore, una traiettoria che sorprende la linea difensiva tarantina, tanto che sbuca sulla desta Turitto, tutto solo, conclusione radente sul primo palo e risposta di piede di Petranca.
Nel finale di prima frazione di gioco non accade molto. Si va al riposo con l’Omnia avanti di una rete.
La ripresa parte subito con un episodio che svolta il match: Daddato sventola il secondo giallo ad Anaclerio, punizione probabilmente eccessiva per un contrasto aereo a metà campo. Omnia in dieci uomini ancora una volta in stagione, per tutto il secondo tempo. E mister de Candia corre subito ai ripari: fuori Ladogana, dentro Fiorentino che va a collocarsi in difesa tra Barone e Montrone. Ospiti ad una sola punta, Patierno. Ma da quel momento la prestazione omniana è davvero quella di una squadra granitica, solida, compatta. Corsa continua, una pressione ben organizzata, con la difesa sempre attenta a leggere l’unica soluzione avversaria, le palle lunghe. Il centrocampo omniano fa pressione a tutto campo, con Cardinale – De Santis – Dellino a far battaglia lì nel mezzo. Zotti e Turitto a provare a supportare qualche spunto offensivo assieme all’indomito e infaticabile Patierno, sette polmoni e corsa continua. E l’azione gol più pericolosa della ripresa è proprio omniana: Zotti gestisce palla sulla trequarti, in posizione centrale, sfera per Turitto che penetra e una volta giunto nella lunetta dell’area di rigore prova una conclusione di punta radente che Petranca, nuovamente, respinge di piede.
Mister de Candia inserisce Picci per Zotti, dando così centimetri e corsa ulteriore ai suoi, con l’ex Gravina schierato sempre lateralmente e bravo a sacrificarsi su tutta la fascia. L’Avetrana sbatte sul muro omniano, che regge con ordine, attenzione e lucidità, senza mai rischiare nulla. I tarantini spesso finiscono in fuorigioco. Unico tentativo, la velleitaria conclusione di Guerra, dai diciotto metri, su sponda di Cappellini, palla lontana dallo specchio.
Sei minuti di recupero. E al quinto è apoteosi Omnia: Turitto combatte sulla corsia di competenza, quella destra, recupera caparbiamente palla e lancia in profondità Patierno, che salta in corsa Cavaliere e si invola verso la porta di Petranca, questa volta battuto da un tocco angolato e preciso. 0-2, Patierno corre a festeggiare, insieme a tutta la squadra, sotto il settore ospiti dei cento bitontini giunti ad Avetrana, in tripudio anche dopo il triplice fischio finale: l’Omnia è in finale ed il sogno continua. Dopo il match, terzo tempo tra le due squadre organizzato dall’Avetrana, per sancire una pace dopo qualche inutile incomprensione.
Ora però testa subito a domenica, per l’ultimo atto di questa Eccellenza pugliese: la finale di Casarano (stadio “Capozza”, ore 16,30) sancirà chi della nostra regione potrà lottare per il salto in Serie D attraverso la strada dei playoff nazionali. Un traguardo impensabile per gli omniani a fine gennaio, ma ora vicinissimo per un gruppo in fiducia che crede – assieme alla sua gente – all’impossibile. Perché c’è un entusiasmo che cresce giorno dopo giorno, c’è la voglia di continuare a stupire, c’è una storia da provare ancora a scrivere.