Il giorno dopo l’espulsione dal Movimento 5 Stelle, il deputato uscente Francesco Cariello interviene sul caso della mancata restituzione degli stipendi. E lo fa con un post sulla propria pagina Facebook: «Da ieri – si legge – risulto espulso dal Movimento stelle. Motivo: non ho fornito autorizzazione al trattamento dei miei dati presso il ministero. Vero!
È bello sentirsi utile per un gruppo, ma poiché questo sentimento non è stato “mai” reciproco ho deciso di non farlo quest’ultima volta. Quando ho avuto bisogno di confrontarmi con loro sulla mancata candidatura, non hanno risposto su nessun canale».
Quindi Cariello «viene alla sostanza», sottolineando il totale delle restituzioni versate nel corso della legislatura: «Dai miei conti – scrive – risultano versati in totale 88.771,49 euro a favore del fondo per il microcredito». E continua: «A queste somme, che ricordo a tutti, sono donazioni volontarie, si aggiungono 6.285,81 euro restituiti alla Camera dei Deputati nei primi due mesi di legislatura per rinuncia ai rimborsi percepiti».
«La mia rinuncia ai rimborsi previsti dalla Camera, che è proseguita per tutto l’anno 2013, ammonta in totale a 48.238,69 euro per il solo anno 2013.
Dal 2014 in poi ho dovuto riallinerare il mio modo di gestire gli emolumenti percepiti dalla Camera, per via di una delibera assembleare del gruppo parlamentare M5S, restituendo le eccedenze attraverso le donazioni al fondo per il microcredito che sono tutte specificate sul sito tirendiconto».
Infine l’ex-5 Stelle annuncia: «La prossima settimana sarò a Roma per chiedere al ministero un’attestazione delle somme confluite nel fondo a mio nome».
Al parlamentare bitontino il programma televisivo de “Le Iene” ha contestato la mancanza di «due bonifici per un totale di 5.989 euro».