C’è più cielo negli occhietti di Samuele che nel resto del cielo. Me ne accorgo, se appena li schiude, in un pomeriggio domenicale, uno di quelli con la sfera di cuoio che rimbalza sopra un prato smeraldino e ventidue uomini in mutande a correrle dietro. Metà dei pedatori di scena al “Città degli Ulivi” veste gli stessi colori, che adornano la sciarpa che ripara dal vento il bimbo seduto su una carrozzina, scaldandone il petto: neroverdi. Samuele ha anche un giubbotto griffato dal Nucleo Compatto Bitonto 2013. Già, perché i suoi migliori amici sono proprio loro, gli ultrà, quei ragazzi che cantano a squarciagola ovunque e sotto qualsiasi intemperia pur di sostenere i loro beniamini Leoncelli. Mamma Giusy, ogni poco, carezza dolcemente il nasino del figlioletto, guarda il sole che piano tramonta dietro la tribuna e sorride. Papà Mario racconta con commossa fierezza: “Gli vogliono tutti bene. È una mascotte per tutti. Eppoi fa miracoli: riesce a mettere insieme anche tifosi di diverse squadre, come Bari, Andria, Barletta e Bitonto, che si ritrovano proprio in nome del loro piccolo talismano”. “Il tuo è un bel nome. È biblico”, gli ha sussurrato con accento argentino Papa Francesco, chinandosi per una carezza. “Quanta energia trasmette quell’uomo eccezionale”, chiosa il padre. Che osserva con entusiasmo: “Sono bravi, stupendi, straordinari quei ragazzi. Loro sono felici di stare con Samuele e Samuele è felice di stare con loro”. E, in quella, i ragazzi – che del fanciullo si “innamorarono” un dì lontano, all’uscita dal monumentale stadio andriese – gridano: “Son bitontino e me ne vanto…”. Ed è giusto che sia così, soprattutto quando i nostri concittadini dimostrano di avere un cuore grande grande. Memorabile quella giornata di campionato in cui il ragazzino fece il suo solenne ingresso in campo insieme alla squadra, accompagnato dal capitano Vincenzo Modesto, calciatore esemplare. Il piccolo Samuele, che vive ad Andria e frequenta l’associazione Neverland, è stato anche a San Pietro, in Vaticano, per impersonare un angelo nel Presepe Vivente. E non avrà avuto difficoltà a farlo, visto che il piccino le ali le ha davvero. Ecco, in questi giorni non fortunatissimi per la nostra città, credevo fosse cosa buona e giusta raccontare questa meravigliosa storia d’amicizia fra gli ultrà del Bitonto e il piccolo angelo di nome Samuele.