È emergenza criminalità nel Nord Barese e pare che il “caso” Bitonto abbia scoperchiato un vaso di Pandora.
I sindaci Tommaso Depalma e Tommaso Minervini, primi cittadini rispettivamente dei Comuni di Giovinazzo e Molfetta, sono corsi ai ripari scrivendo una lettera congiunta al Prefetto di Bari, Marilisa Magno, per richiedere una presenza più massiccia di Forze dell’Ordine sul loro territorio.
La ragione? Pare che ci sia una “inspiegabile recrudescenza di fenomeni criminali registrata nelle ultime settimane sia a Giovinazzo che a Molfetta” e i due sindaci ipotizzano che le bande criminali si stiano spostando dai Comuni limitrofi da quando è stata decisa una presenza massiccia delle FdO a Bitonto dopo l’omicidio dell’84enne Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di un agguato tra clan avvenuto lo scorso 30 dicembre.
“Si stanno verificando fatti di cronaca allarmanti per il nostro territorio – dichiara Depalma alla Gazzetta del Mezzogiorno -. Oltre all’incendio di 9 automobili nel giro di appena 48ore, i Carabinieri stanno registrando rapine, furti in appartamento, di auto, spaccate ai danni di esercizi commerciali”.
“Non si erano mai manifestati in maniera così massiccia e in così poco tempo – prosegue -. Io e il collega Minervini siamo allarmati e temiamo ci possa essere una relazione con gli ultimi fatti accaduti a Bitonto e che la malavita, avendo difficoltà ad agire in questo momento in un paese presidiato dalle forze dell’ordine si stia spostando nei comuni limitrofi”.
“Comprendo la preoccupazione dei colleghi – commenta, invece, il sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio ai nostri taccuini -, ma non credo che chi delinque nel campo della droga possa trarre profitto dall’incendio di un’auto, né credo (purtroppo) che il mercato “locale” si sia già fermato ad un punto tale da fare ricorso ad un massiccio numero di reati minori per poter incamerare denaro”.
“In questo momento – prosegue – i clan stanno studiando le reazioni, si stanno preoccupando di trovare altri luoghi all’interno del loro territorio e con altrettanta determinazione le Forze dell’Ordine stanno rispondendo. Credo che l’analisi sia figlia del timore delle persone, ma è comprensibile”.
“Bisogna mantenere calma, coerenza e pianificazione con il Questore – conclude -. Hanno fatto bene i colleghi a porre l’attenzione sui casi delle loro comunità, per le ipotesi avanzate è preferibile che siano il Questore o il Prefetto a fare della valutazioni in base a quelle che sono le analisi che stanno conducendo sul territorio. Quindi di non indurre in allarmismi o, peggio, a contrasti tra comunità che sono certo non è l’intento dei sindaci, persone mature e accorte, per cui nutro stima”.