Anche quest’anno, come da tradizione, gli avvenimenti della Festa esterna dei Santi Medici saranno molteplici.
Certo, l’evento clou sarà il 15 ottobre, la terza domenica del mese, con la processione degli Anargiri in giro per la città, ma c’è tanto altro.
Si è iniziato il 17 settembre e si finisce il 12 novembre, con la Giornata del pellegrino. In mezzo c’è il Premio nazionale di medicina (domani, 16esima edizione), i “Piccoli Giò Madonnari” (domenica, in collaborazione con il circolo didattico “Nicola Fornelli”, e anche l’offerta dell’Olio del mondo agricolo alla mensa dei poveri, che quest’anno spegne le 30 candeline), la presentazione del Rapporto sulle migrazioni (lunedì 2 ottobre alle 19) e del libro di mons. Francesco Savino “Spiritualità e politica” (lunedì 9 ottobre).
Non mancheranno appuntamenti sportivi, con il torneo di calcetto tra le parrocchie bitontine (sabato 7 ottobre al Campo sportivo “Mario Licinio”) e la “Run bit one” – presentata da Damiano Depalma della “Bitonto sportiva”, la corsa podistica di 10 km che si disputerà domenica 8 ottobre e alla quale sono attesi circa 1.400 partecipanti.
Senza dimenticare, poi, la seconda edizione di “Oltre la legalità”, la serie di iniziative che l’amministrazione comunale metterà in scena dal 1 al 13 ottobre, questa volta incentrata sul tema della integrazione, e che avrà l’evento clou nella Festa dei popoli del 12 ottobre.
E il Concorso fotografico #scattalafesta che scade il 20 ottobre, e il cui regolamento è disponibile sul sito www.santimedici.org
Si ripete, insomma, il solito cocktail di tradizione, fede, riflessione. Come sottolineato anche da don Vito Piccinonna, rettore della Basilica Santi Medici, secondo cui è fondamentale vivere questa ricorrenza “con il valore della carità e secondo quanto ci dice il Vangelo. Per tutti quanti”.
Il sindaco Michele Abbaticchio, invece, è stato attento sul concetto di integrazione. Con particolari desideri: “Il nostro obiettivo è realizzare un progetto comunale che apra il mondo del volontariato e dei servizi pubblici agli immigrati, perché è arrivato il tempo delle proposte e non delle polemiche”. E non a caso – ha poi ribadito – “Filosofi in città” e “Il diritto in piazza” vanno in questa direzione.
Non di diverso tenore le parole dell’assessore al Marketing territoriale Rocco Rino Mangini, secondo cui “l’immigrazione è un fenomeno complesso che quest’anno viene molto approfondito con varie iniziative”. Tra cui proprio la Festa dei popoli, nata dopo i brutti fatti del Corteo storico 2016.
Gaetano Paciullo, invece, (come non elogiare il lavoro certosino e minuzioso messo a punto dalla polizia municipale per questa festa?) ha lanciato un campanello d’allarme. Dalla Prefettura, infatti, non hanno ancora sciolto le riserve sul Piano di sicurezza presentato, perché dopo la circolare Gabrielli sui grandi eventi, e dopo i misfatti di piazza San Carlo a Torino il 3 giugno, tutto si è fatto più complicato. In modo particolare, gli occhi sarebbero puntati su piazza XXVI maggio al momento dell’uscita e del rientro dei Santi Medici.
Nulla sarebbe escluso, allora: la presenza di più uomini per la sicurezza, le transenne antipanico, possibili novità sull’assetto fieristico, e forse anche altro.
Ma tutto sarà più chiaro nei prossimi giorni.