Ultimo giorno di campagna elettorale per le Amministrative 2017, prima del silenzio di domani, in vista del voto in programma domenica, dalle 7 alle 23.
Nelle ultime ore non sono mancate scaramucce e polemiche tra le varie coalizioni in campo, in particolare tra i “Cinque Stelle” e il centrosinistra che si rimanda al sindaco uscente Michele Abbaticchio. Il tutto incentrato sull’adesione dei candidati sindaco al portale web “Sai Chi Voti”, «una campagna che – come recita il sito www.saichivoti.it – si pone l’ambizioso obiettivo di aiutare gli elettori a selezionare una classe politica competente e trasparente, liberando le nostre città da corruzione, clientelismo e conflitti d’interessi». Ogni cittadino ha dunque la possibilità di monitorare che i candidati della propria città dichiarino pubblicamente il vero.
Si tratta dunque di una pratica che vuole promuovere la trasparenza, contrastare il malaffare e ripristinare il legame di fiducia tra cittadini e istituzioni.
Attraverso la campagna “Sai Chi Voti” ai candidati sindaco viene chiesto di rendere pubblici sul web – fin da subito – il loro curriculum vitae (indicando con chiarezza le competenze e gli incarichi assunti), lo status giudiziario e una dichiarazione sui potenziali conflitti d’interessi, oltre a tre impegni:
· pubblicare i dati relativi ai finanziamenti ottenuti in campagna elettorale in un’apposita sezione del loro sito web (indicando il link) o, alternativamente, sulla loro scheda personale su saichivoti.it, avendo cura di tenerla in costante aggiornamento.
· in caso di elezione, adottare – entro i primi 100 giorni dalla formazione della giunta – le audizioni pubbliche quale metodo per poter procedere alla nomina dei vertici aziendali e di controllo di società partecipate, enti, fondazioni, etc., la cui designazione spetta al sindaco;
· in caso di elezione, predisporre e mantenere in costante aggiornamento la propria Agenda pubblica degli incontri con i portatori di interessi e imporre tale obbligo anche ai loro assessori.
Il primo candidato a sindaco di Bitonto – Palombaio – Mariotto ad aderire è stato Cataldo “Dino” Ciminiello (Movimento Cinque Stelle), nel pomeriggio di mercoledì: lo stesso Ciminiello lo ha annunciato sulla sua pagina Facebook, invitando anche gli altri candidati sindaco a partecipare alla campagna e a sottoscrivere l’impegno.
Immediata – ieri mattina – è stata l’adesione di Michele Abbaticchio, che in più ha pubblicato sul sito anche tutti i dati sui costi elettorali, oltre a dichiarazione dei redditi e proprietà, già resi pubblici da tempo sul sito istituzionale del Comune di Bitonto.
Ma presto ecco montare la polemica: infatti, sui social, la coalizione a sostegno di Abbaticchio evidenzia alcune inesattezze nella compilazione da parte di Ciminiello, che non si impegnava ad adottare i tre punti richiesti dalla piattaforma, ovvero le audizioni pubbliche entro 100 giorni dalla formazione della sua giunta, ad aggiornare costantemente l’agenda pubblica e a pubblicare i finanziamenti elettorali.
Inevitabile, dunque, l’attacco, al grido ironico di “Onestà”, ai danni dei grillini, che hanno posto subito rimedio nel giro di poche ore, derubricando il tutto ad un mero “errore di compilazione del form”. Ciminiello non ha lesinato frecciate agli ideatori del manifesto, accusati di non aver “segnalato direttamente agli attivisti del Movimento” e dubitando sul fatto che Abbaticchio “possa mantenere fede al patto, se si considera la metodologia utilizzata nell’amministrare la città nell’ultimo quinquennio”.
Corretto l’errore pentastellato e placata, in parte, la polemica (infatti le scaramucce sono continuate sul fatto che Ciminiello abbia riportato nel form “nessun finanziamento ricevuto”, suscitando negli avversari dubbi su come abbia fatto a sostenere i costi per pubblicità sui social e attrezzature per i comizi, come palchi e service), c’è da sottolineare come anche l’altro candidato di centrosinistra, Emanuele Sannicandro, abbia aderito all’iniziativa, mentre l’unica – a questa mattina – a non aver ancora partecipato è stata Carmela Rossiello (Forza Italia e Rivoluzione Cristiana).