Un dibattito dai toni abbastanza sobri quello che si è svolto ieri presso la Sala degli Specchi del Municipio. Un’altra occasione, in cui si sono confrontati i quattro candidati sindaco, dopo quella della scorsa settimana presso la scuola “Don Tonino Bello” di Palombaio. L’evento, intitolato “Per uno sviluppo sostenibile per la città di Bitonto”, è stato organizzato dall’Associazione Ingegneri Bitonto in collaborazione con l’Associazione Architetti Bitonto e l’Associazione Geometri Bitonto, ed ha visto i candidati esporre soprattutto i punti programmatici afferenti specificamente al tema discusso.
«Lo scopo di questo evento – ha introdotto il moderatore dell’incontro Modesto Losito, delegato dell’Associazione Ingegneri Bitonto – è quello di sensibilizzare su temi dell’ambiente, dell’edilizia e del territorio. Occorre un’urbanistica partecipata e nel rispetto della legalità». Quindi Losito ha esposto i 5 punti nodali di cui le tre associazioni chiedono la realizzazione da parte del futuro sindaco: una maggiore partecipazione e trasparenza, la riorganizzazione degli uffici tecnici, lo sviluppo sostenibile, l’incremento di incentivi volumetrici ed economici, il rapido avvio delle procedure di affidamento del PUG.
Antonio Stellacci, rappresentante dell’Associazione degli Architetti, ha invece puntato il dito contro alcune lacune, come la mancanza di «mappature dei passi carrabili, della viabilità di accesso, dei divieti di sosta», avanzando l’ipotesi di un ufficio preposto unicamente al centro storico. Mentre Emanuele Morea, rappresentante dei geometri bitontini, ha evidenziato la necessità di una valorizzazione del patrimonio immobiliare bitontino, in particolare di quei locali che giacciono abbandonati e che potrebbero essere destinati alle associazioni.
Michele Abbaticchio(Liste civiche e Idv). Il sindaco uscente è stato il primo ad intervenire, elencando una serie di opere realizzate durante questi cinque anni di consiliatura ed illustrando i progetti che verranno. Così, in riferimento alla citazione dei beni immobili da parte di Morea, Abbaticchio ha colto l’occasione per ricordare come sono stati affidati «in totale 12 beni pubblici, a cui si vanno ad aggiungere 3 beni confiscati alla mafia», senza dimenticare il «piano alienazione degli immobili, con destinazione vincolata di immobili che necessitano dei rifacimenti importanti». Il sindaco uscente ha poi aggiunto come sia «necessario completare il percorso: sono rimasti fuori beni di poco valore, delle superfici ristrette, destinate a uso deposito nel catasto».
Abbaticchio ha inoltre ricordato come la sua amministrazione sia riuscita ad approvare il Documento Programmatico Preliminare e abbia cercato di aprirsi alla partecipazione cittadina attraverso l’esperienza dell’ Urban Center. Il Pug invece sarà redatto «entro due anni», mentre si prevede lo studio del Pums (Piano Urbanistico Mobilità Sostenibile). «L’obiettivo di questo studio – ha detto il sindaco – è quello di individuare delle aree parcheggio che fungano da sbocco per il traffico, che è divenuto più consistente in seguito all’esplosione delle attività in centro».
«Con il Patto Città-campagna si sono potuti acquisire ulteriori finanziamenti, e devoluti da fondi Cipe per il lungolama, piazza Caduti del Terrorismo, ed ex-macello» ha aggiunto il sindaco.
Cataldo (detto Dino) Ciminiello (M5S). Il candidato pentastellato ha criticato l’amministrazione uscente, sottolineando come «tutte le cose fatte e dette non hanno avuto riscontro positivo da parte di architetti e ingegneri».
Quindi ha lanciato le proprie proposte: «Il regolamento edilizio fino ad ottobre 2017 dovrà prevedere un aggiornamento qui a Bitonto, prevedendo premialità, riqualificazione edifici e non cementificazione. La linea politica cittadina non deve essere legata al consumo del suolo ma alla riqualificazione. È fondamentale il concetto di perequazione per i cittadini: agricoltura ed edilizia, a partire dalla riqualificazione urbana».
Ma per Ciminiello è necessario anche «attenzionare tutti gli uffici tecnici perché è un momento in cui la politica deve dare risposte concrete aprendo le porte e dando risposte a cittadini». Altrettanto importante è la «digitalizzazione delle procedure, la tracciabilità delle pratiche del singolo cittadino, il contrasto all’abuso edilizio. L’assessore al ramo dovrà rendicontare la programmazione della politica cittadina, con associazioni, cittadini e comitati di quartiere».
«Nell’ambito dell’urbanistica c’è stato uno sperpero soldi» ha bacchettato Ciminiello, per cui rimane fondamentale «ascoltare veramente i cittadini. Infatti è necessaria una scientifica partecipazione cittadini. Cosa che è mancata nell’Urban Center». Infine ha evidenziato la necessità di una regolamentazione delle consulte attraverso gli osservatori.
Carmela Rossiello. Per la candidata sostenuta da Forza Italia e Rivoluzione Cristiana, «il sindaco non deve solo intercettare risorse, ma anche avvalersi di risorse umane». Quindi occorre «ottimizzare le risorse per snellire le procedure, visto che un ufficio ingessato in lassismo determina un aumento di tempi e pratiche sulle scrivanie».
Passando al Pug invece, per la Rossiello è «un obiettivo strategico, frutto di una costruzione collettiva. Il futuro non lo si può creare cancellando con colpo di spugna il passato. Nel Pug bisogna inserire cose che poi si possano realizzare. Questo richiama un discorso di finanziamenti ad hoc da reperire per realizzare le opere. Anche il Pums è un discorso su cui nessun cittadino farebbe problemi, ma bisogna vedere tutta la riorganizzazione citta. Infatti non sempre ciò che è sostenibile combacia con le necessitá della cittá».
Relativamente alla zona artigianale, ci sono «vincoli che hanno creato degrado. È necessario aiutare le imprese che vogliano investire sulle tecnologie perché la zona rifiorisca dal punto di vista economico».
Anche la «questione partecipazione è importante, assieme alle associazioni di categoria». A cui si vanno ad aggiungere «il decoro della città, il verde pubblico nei tempi e nei luoghi giusti e la viabilitá. Importante anche dare un impulso maggiore agli spazi attrezzati ad attività sportiva e ridare lustro al “Maria Cristina”. La Rossiello ha poi concluso affermando che «tutto è possibile, ma la questione essenziale è intercettare fondi».
Emanuele (detto Lillino) Sannicandro (Pd, Psi, Si, liste civiche). Per il candidato è «indispensabile avere una visione complessiva dello sviluppo della cittá, con riferimento al decoro, alla risoluzione del problema rifiuti, viabilità, welfare. A monte c’è però una considerazione: la necessaria riqualificazione dei dipendenti comunali. Bisogna valutare l’urgenza di dirigenti in settori strategici della Pa. Il rischio è che ci sia una deresponsabilizzazione e l’impossibilità di dare attuazione ai progetti in campo».
Per Sannicandro è poi «necessario compiere il Pug. L’ Urban Center è un contenitore realmente partecipativo e coinvolgente delle realtà locali. Ma la partecipazione non deve essere solo declamata durante campagna elettorale».
«È importante studiare incentivi permanenti ad edilizia privata, così come previsti dalle leggi regionali, dei regolamenti comunali che riducano tassa rifiuti, oneri di concessioni e consentano miglioramento energetico. Così come è importante un ufficio di coordinamento dei lavori pubblici in cui far gestire i controlli dei lavori stradali».
Occorrerebbero inoltre dei «certificati finali dei lavori seguiti secondo canoni, delle norme acustiche, una mappatura della presenza di amianto negli edifici pubblici e successivo efficientamento energetico». Infine, un invito a che i «consiglieri comunali vadano coinvolti per tempo nella possibilità di discutere delle tematiche».