L’annuncio
era già arrivato qualche giorno fa, in occasione della presentazione
del progetto delle 24 telecamere da installare nella Zona
artigianale.
È
stato ribadito ieri l’altro. Il famigerato ponte sulla strada
provinciale 231 in direzione Terlizzi non è morto, e anzi dovrebbe
riprendere presto vita. Massimo entro tre settimane.
“Alla
conclusione di un lungo incontro pomeridiano – scriveva
martedì sera il sindaco Michele Abbaticchio sulla sua pagina
Facebook – ringraziando Michelangelo Cavone (consigliere metropolitano con
delega alla viabilità) e il dirigente Rosa Dimita, sono lieto di
informare che, con il fondamentale apporto del sindaco metropolitano
Antonio Decaro, i lavori per il nuovo ponte verso Terlizzi sulla s.p.
231 riprenderanno entro i prossimi venti giorni.
Il
ponte era stato invocato soprattutto dalle nostre imprese della zona
artigianale e dai tanti concittadini in difficoltà per le carenti
condizioni di viabilità attuali. Per consentire questo sono stati
superati innumerevoli ostacoli finanziari e burocratici ereditati”.
L’opera,
infatti – e non è un mistero – è di una importanza strategica per i
residenti e le imprese della zona nord di Bitonto, molto spesso
difficile da raggiungere da chi proviene dalle città limitrofe per
la mancanza di infrastrutture e collegamenti.
Il
problema, però, è che la ripresa dei lavori non può cancellare
tutti i ritardi che l’infrastruttura ha accumulato negli ultimi anni.
Già,
perché anche quella del “ponte” è una storia come tante quando
si parla di opere pubbliche nella penisola italica, Mezzogiorno in
primis.
Troppi,
tanti anni di parole e false promesse, poi finalmente arriva il
progetto, l’appalto e si inizia a lavorare. Vengono posate una o al
massimo due pietre e poi tutto si inceppa per anni, perché magari i
finanziamenti si bloccano o sono finiti. O perché la progettualità
iniziale va rivista e corretta.
E
questo caso non è una eccezione.
Era
il 21 ottobre 2013 allorché l’allora presidente della Provincia di
Bari (sì, all’epoca si parlava ancora di Provincia) Francesco
Schittulli e il sindaco Michele Abbaticchio battezzavano l’opera che,
per intenderci, prevede la
realizzazione di due sovrappassi all’intersezione tra la Strada
provinciale 231 (ex S.S. 98) e la 218 (Poligonale di Bitonto) in
vicinanza del passaggio a livello delle Ferrovie nord barese in
territorio bitontino.
Fissata
anche la scadenza dei lavori: aprile 2014 (http://bit.ly/2oar43S).
Si
inizia a lavorare, ma dopo qualche tempo tutto si ferma. Restano solo
i cumuli di pietre in bella vista, la recinzione arancione, la
chiusura dell’apposita uscita verso la Poligonale dalla sp. 231.
A
gennaio dello scorso anno, questa testata si chiedeva che fine avesse
fatto tutto quanto (http://bit.ly/2nCpLcV),
senza naturalmente ricevere risposte.
Nel
frattempo, è passato altro tempo, e soltanto un paio di settimane fa
si ha la conferma ufficiale che tutto era bloccato perché c’era da aggiornare – anche
economicamente – l’intero progetto per adeguarlo alle nuove norme
antisismiche.
Ora,
finalmente, tutto sembra essere risolto, ma resta da capire quando i
sovrappassi saranno realtà…