Condivisione, Lungimiranza, Coraggio, Uguaglianza, Equità, Solidarietà, Sostenibilità.
Sette principi a rappresentare la Carta dei Valori della coalizione di centrosinistra che ha indetto per il 5 marzo prossimo le primarie per la scelta del candidato sindaco di Bitonto.
La Carta è stata pubblicata in data ieri sulla pagina Facebook dedicata alla primarie.
CONDIVISIONE
Sentiamo la necessità di aprire una nuova stagione in cui i cittadini tornino ad essere protagonisti dell’azione amministrativa. Vogliamo una città attiva e partecipata in cui le forze migliori di Bitonto lavorino insieme per valorizzare tutte le risorse che abbiamo. Bitonto possiede in ogni settore professionisti all’altezza di qualsiasi compito e sfida che, a livello nazionale ed internazionale, le danno lustro. Questi vanno coinvolti nei ruoli chiave e devono aiutare quella ripresa che auspichiamo.
LUNGIMIRANZA
Sentiamo la necessità di fare programmi di lungo respiro per non farci cogliere impreparati dalle sfide del futuro. Vogliamo una pianificazione sostenibile, innovativa, che rispetta il territorio e la sua cultura.
CORAGGIO
Sentiamo la necessità di non mettere la polvere sotto il tappeto, ma di guardare in faccia la realtà locale che in alcuni casi desta preoccupazione e semina un sentimento di paura che deve essere affrontato. Da questa presa di coscienza deve nascere lo spirito di ricostruzione.
UGUAGLIANZA
Sentiamo la necessità di aprire le porte del municipio a tutti, senza alzare steccati dell’appartenenza come requisito di selezione. Ogni cittadino deve essere libero di dare il proprio contributo di idee e di proposte.
EQUITÀ
Sentiamo la necessità di avere più equità fiscale, con una tassazione che distribuisca il peso equamente in base alle possibilità di ciascuno.
SOLIDARIETÀ
Sentiamo la necessità di costruire una città in cui prevalga la cultura del sostegno, della comprensione e della solidarietà verso coloro che vivono momenti di difficoltà.
SOSTENIBILITÀ
Sentiamo la necessità di tutelare l’ambiente ed il paesaggio della nostra terra, tramandato di generazione in generazione.
Dobbiamo recuperare slancio e forza per questa città andando anche oltre i classici riti della politica. Serve che quella città fatta di professionisti, cittadini comuni, lavoratori, volontari faccia sentire la propria voce e punti ad una grande domanda di cambiamento, popolare e non populista in quanto ragionevole e sensata.
Non c’è più tempo da perdere. La speranza di cambiamento deve diventare realtà.