Nella splendida cornice del Convivio “San
Nicola”, si è tenuta venerdì sera la presentazione del volume storico “Bitontini
alla corte del principe di Malta”, edito da “Raffaello”, scritto a quattro mani da Michele Muschitiello e da Laura
Fano.
Il libro è costituito dalle biografie di
quattro nobili e illustri Cavalieri dell’Ordine Gerosolimitano: l’Arcivescovo
di Malta Vincenzo Labini, il
giurista Giandonato Rogadeo, il
progressista Antonio Planelli e
l’erudito Carmine Sylos, le cui vite
si sono intrecciate nella seconda metà del 700 tra la terra di Napoli e l’isola
di Malta.
L’incontro, moderato da Domenico Schiraldi, ricercatore dell’Accademia della Battaglia, ha
messo in luce l’amore per la ricerca e per la propria terra che lega i due
autori. «L’idea è nata da un viaggio
organizzato dalla FIDAPA a Caserta. – ha precisato il dott. Muschitiello- In quell’occasione notai l’iscrizione su una
lastra marmorea di Planelli e decisi insieme a Laura di indagare sugli altri
nobili bitontini e sui posti in cui si riunivano, come il Sedile Sant’Anna e la
Commenda dei Cavalieri che si estende dalla Chiesa di San Nicola fino a dove è
ubicato oggi il Cafè Letterario».
Il manuale«è una fotografia dall’alto che cattura un’epoca che è stata importante per
l’Italia, ma anche per l’Europa e per il Mediterraneo. – ha dichiarato l’avv. Laura Fano- Tra i personaggi protagonisti del periodo storico del Regno di Napoli e
dei Borboni,abbiamo scelto Labini
perché prosperò durante uno dei periodi più difficili, che va dal 1780 al 1816,
e abbracciò gli ultimi anni del dominio di San Giovanni, soppresso con l’arrivo
delle truppe napoleoniche. La sua candidatura, voluta dal re di Napoli e dal
Papa, fu fondamentale perché cambiò una faccia alla diocesi di Malta».
Il secondo illustre Cavaliere dell’Ordine
Gerosolimitano fu il giurista Giandonato Rogadeo, «chiamato per riformare la giurisdizione di Malta. La sua riforma non fu
però accettata e, revocato dall’incarico, si dedicò alla scrittura di diversi
manoscritti sul Regno di Napoli e sui requisiti per entrare a far parte
dell’Ordine di Malta».
Un’altra figura di spicco fu quella di
Antonio Planelli, «che nel 1789 redasse
il codice di San Leucio, una raccolta di leggi che interpreta gli ideali di
uguaglianza sociale ed economica, e pone grande attenzione al ruolo della donna
tanto da sancirne l’uguaglianza con gli uomini, per la prima volta nella
cultura occidentale, seguita dall’ultimo bitontino noto, Carmine Sylos, cugino
di Planelli, iscritto dalla nascita all’Ordine dei Cavalieri di Malta, deputato
provinciale per la Puglia e in seguito sindaco attivo di Bitonto, l’unico che
rientrò a Bitonto per dare un contributo alla propria città».
Durante la manifestazione sono intervenuti
anche: Elena Maria Gaudio,
presidente della Fidapa, sezione di Bitonto, Fiammetta Perrone, presidente del distretto Sud-est Fidapa e Matteo Bonadies, console della
Repubblica di Malta nella Regione Puglia;
Preziose anche le parole dell’arcivescovo di
Bari-Bitonto S.E mons.Francesco Cacucci, il qualesi è soffermato «sulla diocesi di Malta che ha un numero di vocazioni che non ha pari
al mondo e sulla presenza fondamentale dei sacerdoti di Malta che si estende oltre
i confini del Mezzogiorno».
Domenico
Damascelli,
consigliere regionale e comunale, ha sottolineato l’importanza di queste
iniziative «che ci permettono di scoprire
lati della storia che non conoscevamo e avvicinano la gente alla cultura»,
mentre il vicesindaco Rosa Calò, ha evidenziato «l’impegno culturale, politico e sociale da cui dobbiamo trarre esempio
per portare questo messaggio di arricchimento e scambio».
La serata è stata organizzata dalla FIDAPA, con il patrocinio del Comune di Bitonto, del Consiglio regionale pugliese, dell’Università degli Studi di Bari, dell’Accademia della Battaglia, dell’Arcidiocesi “Bari-Bitonto” e dell’Ordine bizantino del Santo Sepolcro.
«Un
ringraziamento particolare va anche ai fratelli
Ruggiero che hanno impersonato in abiti settecenteschi i Cavalieri di Malta
e al dott. Stellacci, all’arch. Carbone e alle loro mogli per aver ospitato l’evento
nella loro sede», ha concluso il moderatore.