Dal consigliere comunale del Partito Democratico, Franco Natilla, riceviamo
e pubblichiamo.
Alcuni concittadini mi hanno fermato per strada, visibilmente preoccupati,
per segnalarmi che a Bitonto il Comune ha incaricato pregiudicati ed ex
detenuti a svolgere servizi di vigilanza delicati in luoghi molto frequentati
dal pubblico. Infatti, l’Amministrazione ha affidato per via diretta a
cooperative sociali di tipo B compiti di guardiania nei giardini pubblici,
nell’area cimiteriale e in altri spazi pubblici. E ad essere impiegati in tali
attività, ai sensi della legge nazionale, sono espressamente condannati ammessi
alle misure alternative di svolgimento della pena.
Non sono contro il reinserimento
sociale di chi abbia pendenze con la giustizia. Anzi, ritengo socialmente esemplare tendere la mano a chi ha
sbagliato, ma ci sono compiti che non si possono assegnare a chiunque.
Ricordo che la predetta legge è finalizzata
all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, che possono essere
impiegate nello svolgimento di utilità sociali diverse: agricole, industriali,
commerciali o di servizi.
Ma ci sono attività e attività. Ai pregiudicati impegnati nel lodevole
reintegro nella società possono essere affidati tantissimi servizi pubblici, ma
giustamente i cittadini esprimono preoccupazioni per servizi svolti da ex
carcerati in luoghi frequentati da donne, bambini, anziani, tutti soggetti
deboli, che hanno il diritto alla serenità e alla sicurezza in ogni momento
della loro vita.
Il problema è proprio di percezione della sicurezza, un’esigenza sociale
che non possiamo trascurare. Una mamma farebbe mai passeggiare la figlia
nella villa comunale sapendo che l’addetto alla vigilanza potrebbe essere un
rapinatore, un molestatore, uno stalker?
Per questo, il Sindaco dovrebbe utilizzare gli ex reclusi in altri servizi di pubblica utilità,
quelliindicati dalla legge. Sarebbe un provvedimento di buon senso e –
finalmente – di buona amministrazione.
Non vorrei che si finisse per diffondere un messaggio: che per meritarsi un
posto di lavoro a Bitonto bisogna avere la fedina penale sporca. Spero che non
sia questo che ci sta dicendo il nostro Sindaco.