Quando
toccherà anche a Bitonto riconoscere le unioni civili?
La
domanda è in piedi dal 25 febbraio, e cioè da quando il Senato
della Repubblica ha dato il disco verde al disegno di legge Cirinnà
(quel che ne è rimasto, perché tra polemiche e stralci vari, l’atto
è stato di molto “striminzito”) che ha istituito anche in Italia
le unioni
civili tra
persone dello stesso sesso e ha disciplinato le convivenze. Ora il
testo passa alla Camera per il via libera definitivo, per poi
iniziare la battaglia sulla stepchild adoption, le adozioni.
E
la città dell’olio cosa farà adesso? In realtà, da Palazzo Gentile
potevano essere più rapidi e “moderni” dei parlamentari, ma così
non è stato. Il 9 novembre scorso, infatti, l’emiciclo era chiamato a
licenziare l’atto di indirizzo sul Regolamento delle unioni civili, e
quindi sulla conseguente istituzione dell’apposito registro, già
presente da tempo in altre realtà dell’area metropolitana. Ma così
non è stato, perché si è preferito aspettare le mosse governative
e rimandare tutto
(http://www.dabitonto.com/politica/r/registro-delle-unioni-civili-approvazione-rinviata-bitonto-attendera-la-normativa-nazionale/7611.htm).
L’assessoreGiuseppe Fioriello, che sul provvedimento ci ha messo faccia e mani –
assieme a Gala, Rutigliano, Modugno, Natilla, Toscano e Intini –
non ha digerito bene il boccone, parlando di “vergogna,
perché si rimanda e ci si nasconde dietro le spoglie del rispetto
delle forme convenzionali”.
Ma
cosa prevede il Regolamento comunale? Questa testata lo ha spiegato
circa quattro mesi fa
(http://www.dabitonto.com/politica/r/bitonto-forse-si-apre-alla-modernita-oggi-via-libera-al-regolamento-per-le-unioni-civili/7591.htm).
Dare tutela e garanzie alle coppie composte da persone maggiorenni,
di sesso diverso o dello stesso sesso, legate da vincoli affettivi
e/o da reciproca assistenza morale e/o materiale, ma non legate da
vincoli giuridici (matrimonio, parentela, affinità, adozione,
tutela, curatela).
Questi
individui, per chiedere di essere iscritti nel Registro, devono
avere stato civile libero o in stato di separazione legale da più di
tre anni, non devono essere iscritti nel Registro come componenti di
altra unione civile, devono essere residenti e coabitanti nel comune
di Bitonto da almeno due anni per motivi di reciproca assistenza
morale e/o materiale.
Iscriversi
al Registro non è inutile, perché si accedono alle agevolazioni in
materia tributaria comunale, edilizia popolare e carattere
socio-assistenziale.
Tutto,
però, è soltanto nelle buone intenzioni.
Quando
Bitonto si aprirà alla modernità?