Ancora
un rinvio ed ecotassa ancora “saltata”. E Bitonto ancora salva.
Anche
questa volta, ed è il quinto anno consecutivo, la Regione Puglia
decide di essere magnanima con tutti quei Comuni che non riescono a
portare la differenziata almeno al 40 per cento. E sono davvero
tanti.
Dal
2011, infatti, dall’estramurale Capruzzi hanno deciso di punire, con
un maggiore salasso economico chiamato appunto ecotassa, tutti quegli
enti locali inadempienti dal punto di vista della raccolta
differenziata. Peccato, però, che è l’organo legislativo stesso ad
aggirare ogni anno la legge.
E
lo farà anche quest’anno. Nella stessa maniera degli anni scorsi.
Ieri,
infatti, nella massima assise regionale, si discuteva di bilancio
2016 e l’emiciclo ha detto sì all’emendamento presentato dal
consigliere del Partito democratico Filippo Caracciolo, presidente
della commissione Ambiente, che chiedeva il rinvio dell’aggravio per
i Comuni inadempienti.
Il
metodo è sempre quello.
Gli
enti, a giugno, devono raggiungere una percentuale di differenziata
maggiore del 5 per cento rispetto a quella fatta registrare a
novembre 2015.
La
notizia farà sicuramente piacere a Palazzo Gentile che, come
annunciato qualche settimana fa, aveva il serio rischio di pagare la
quota massima di ecotassa, 25,82 euro a tonnellata(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/anno-nuovo-problemi-vecchi-ecotassa-comunale-2016-di-25-82-euro-a-tonnellata/8045.htm).
Dal
Comune, comunque, hanno già sottolineato più volte che la
percentuale sta crescendo mese dopo mese (gli ultimi dati
disponibili, però, sono ancora quelli di luglio 2015, ndr), e
avrebbe già superato la soglia del 30 per cento grazie all’avvio
della raccolta porta a porta nel Centro storico e nelle frazioni.