Tre
gol e sconfitta anche a Mesagne e l’Us Bitonto è ufficialmente in
crisi.
Terzo
ko consecutivo per i neroverdi, che dopo aver lasciato il passo
contro Otranto e Gravina, chiudono una settimana nerissima (sorteggio
amaro anche in Coppa Italia, dove ad andare in semifinale è stato il
Bisceglie) perdendo malamente anche contro i non irresistibili
brindisini.
Che,
pur non essendo una squadra eccezionale (attenzione però: la squadra di
mister Ribezzi è piena zeppa di giovani e alcuni anche
interessanti), ieri ha messo sul terreno di gioco grinta, volontà e
sacrificio per tutti i 90′ meritando il successo.
I
ragazzi nostrani, invece, non sono scesi in campo. Hanno lasciato
l’iniziativa sempre ai padroni di casa. Sono stati incapaci di
sfruttare un intero tempo, il secondo, in superiorità numerica. Si
sono dimostrati lontani parenti della bella squadra scesa in campo
giovedì contro la capolista, e di quella brillante di inizio
stagione.
Purtroppo,
allora, dobbiamo prendere atto della realtà: il Bitonto che faceva
divertire non esiste più. Si è sciolto. Il (bel) giocattolo si è
già rotto e tutti i limiti di una squadra costruita bene soltanto a
metà si vedono. Eccome.
E
gli infortuni – seppur pesanti, per carità, non possono essere un
alibi. Il 1 dicembre riapre il mercato, ma prima di rinforzi c’è da
riacquistare la testa.
Qualche
tifoso, sui social network, chiede la testa di mister Francesco
Modesto.
Anche
lui inizia a traballare? E il progetto del Bitonto ai bitontini che
fine farà?
La
partita. Rispetto
all’impegno contro il Gravina, i neroverdi devono rinunciare a
Modesto, Pignatta e ancora a Bonasia. Il 4-3-3 comunque non si
cambia: Rana, Barone Arcangelo, Campanella, Rubini, Martellotta; De
Santis, Fumarola, Stella; Roselli, Terrone, Cannone.
I
padroni di casa passano già al 18′ con Mummolo, uno stantuffo classe
’92, il cui sinistro dalla destra si insacca laddove Rana non può
proprio arrivare.
Gli
ospiti provano a reagire, ma a parte una occasione ghiotta sciupata
da Terrone – davanti a Muscato gli calcia addosso -, è il Mesagne
tutta birra a far divertire.
A
fine frazione, però, il capitano brindisino Camisa si fa espellere
per doppia ammonizione lasciando i suoi in inferiorità numerica.
Il
Bitonto deciderà di scendere finalmente in campo? No, anzi gioca
ancora peggio rispetto ai primi 45′. Eppure l’inizio di ripresa fa
ben sperare: al 49′ Terrone trova il pareggio in mischia su azione da
calcio d’angolo. Quarto gol in campionato per l’ariete tranese, che
non segnava da oltre un mese.
Poi,
però, il buio totale e il Mesagne ringrazia. Al 55′, sfruttando una
indecisione di Rubini (e se sbaglia pure lui, significa che si è
davvero alla frutta), Pascual si invola verso la porta di Rana e lo
batte senza problemi.
Al
67′ arriva il tris. Cross basso del neo entrato Membola, Pascual non
ci arriva ma Mummolo non perdona.
Il
bel gol di Aloisio in pieno recupero (gran tiro dal limite dell’area
su imbeccata di Cannone) serve solo a rendere meno amara una pillola
pesantissima da digerire. Ko anche a Mesagne, reduce da quattro ko
consecutivi.
E
per favore, non venite a dirci che su questo campo ha perso anche il
Gravina…
Al
fischio finale, tanto per non far mancare nulla, scoppia una bagarrefra
le due squadre in prossimità dell’ingresso degli spogliatoi e
risolta soltanto dall’intervento delle forze dell’ordine.
Il
Bitonto resta a 15 punti in classifica in piena lotta per non
retrocedere.
E
domenica altro delicatissimo scontro salvezza: al “Città degli
Ulivi” arriva il Grottaglie, fanalino di coda.
I
numeri. Sono
le cifre a certificare come per l’Us Bitonto ci sia più di qualche
problema. In 13 partite, il bottino è di 3 vittorie, 6 pareggi e 4
sconfitte, di cui le ultime tre consecutive. Sono appena 12 le
marcature segnate (il peggior attacco del campionato) e 13 quelle
subite.
Senza
dimenticare, poi, le troppe espulsioni incassate…