Dal consigliere comunale Francesco Natilla (Pd) riceviamo e volentieri pubblichiamo.
In riferimento alla nota numero 129/2015 di codesto consorzio per lo sviluppo dell’area Conca Barese, non si può non rilevare che gran parte delle richieste informative avanzate sono rimaste sostanzialmente inevase; alcune, per la verità, anche offensivamente inevase.
A) – (nomina componenti collegio revisori dei conti): la lettura degli atti rimessi evidenzia, in maniera pacifica, l’assenza di alcuna procedura selettiva o ad evidenza pubblica che ha presieduto la nomina del collegio dei revisori, che risulta avvenuta in seno al consiglio di amministrazione recependo segnalazioni rassegnate in tale contesto dai componenti del medesimo (significativa al riguardo è la sostituzione del ragioner Tedone Francesco con il dott. Carlo Lanzolla avvenuta su mera indicazione e richiesta del Sindaco del Comune di Palo del Colle).
A tal riguardo incomprensibili e strani appaiono i silenzi rassegnati dal presidente del CDA e Sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio e, soprattutto, la non partecipazione al voto in ordine alla primitiva nomina del dott. Marrone e del ragionier Tedone, guarda caso entrambi professionisti bitontini.
Orbene, in disparte la natura equivoca di detto comportamento (dalla lettura del relativo verbale n° 46/2013 non si comprende chi abbia suggerito o proposto la nomina dei precitati professionisti di Bitonto), resta il dato inequivocabile in virtù del quale, pur a fronte di una procedura assolutamente non trasparente e contraria alla legge, nessun provvedimento ha ritenuto di adottare il presidente
del CDA e Sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio, il quale non può addurre a discolpa la pretestuosa astensione nelle operazioni di voto.
Tale equivoco comportamento acquista sicura rilevanza in quanto in palese ispregio dei principi insiti nella Carta di Pisa e in quelli dell’Associazione Avviso Pubblico di cui Abbaticchio è vicepresidente nazionale.
B) (rapporti con Malaga): sconcertanti e contraddittori sono poi le risposte date con riferimento ai rapporti intessuti e intercorsi tra il presidente di Conca Barese Abbaticchio il gruppo spagnolo di Malaga e la Stark S.r.l. di San Salvo (CH).
Infatti, accertato per vostra stessa ammissione che l’iniziativa dei predetti rapporti e i rapporti stessi sono stati intrattenuti esclusivamente da Abbaticchio: in primis non si comprende in base a quale mandato il presidente abbia agito (atteso che di tanto non vi è alcuna traccia negli atti rimessi); in secondo luogo non si comprende in base a quale trasparente procedura ad evidenza pubblica si sia provveduto ad individuare il gruppo spagnolo di Malaga e la Stark S.r.l. quali soggetti interlocutori e consulenti in ordine al servizio di euro progettazione e reperimento fondi comunitari a tanto necessari.
A riguardo, al di là delle confuse ed evasive affermazioni contenute nella missiva del 27 luglio scorso qui riscontrata, è di tutta evidenza (e tanto traspare dalla lettura dei verbali di assemblea inviati) che l’iniziativa del coinvolgimento dei gruppi-società innanzi citati è partita dal consorzio Conca Barese ed inoltre che con i medesimi soggetti risultano stabiliti i relativi accordi in uno alla corresponsione degli emolumenti, naturalmente previo esito positivo dei progetti presentati.
E’ risibile (e anche offensivo) sostenere che al momento non è prevista la corresponsione di alcun che quando poi si afferma che detti emolumenti verranno corrisposti a finanziamenti ottenuti.
Che altro sono o come altro possono interpretarsi le predette considerazioni se non come un’ipotesi di accordo con i citati gruppi di Malaga e di San Salvo?!? E, se così è, perché mai il presidente Abbaticchio, ai fini dell’individuazione, non ha osservato le procedure imposte dalla legge e dalle norme sulla trasparenza in ordine all’affidamento di incarichi?
Né è rispettoso della legge, oltre che delle intelligenze degli interlocutori, sorvolare su tale fondamentale aspetto concentrando fiumi di parole in merito alle possibili ricadute positive sotto il profilo economico ed occupazionale rinvenibili dalla approvazione e dal finanziamento dei progetti.
L’utilizzo di una sostanziale trattativa privata non ha consentito di “scoprire” l’esistenza di altri soggetti esperti in euro progettazione e reperimento fondi europei che avrebbero, magari, potuto offrire condizioni diverse e più vantaggiose sia sotto il profilo della professionalità che sotto quello dei costi. Al riguardo veramente sconcertante è che, nel mentre si individua il soggetto consulente-progettista, nulla si dice in ordine alle tipologie e caratteristiche delle proposte progettuali né tantomeno all’ammontare dei costi. Ma la cosa ancora più sconcertante è che l’inottemperanza delle regole della trasparenza pubblica nell’affidamento degli incarichi abbia visto la partecipazione non solo del presidente, ma anche di rappresentanti istituzionali dei comuni del consorzio Conca Barese presenti nelle relative riunioni assembleari.
Per dovere istituzionale e in mancanza di risposte più precise e convincenti, mi vedo costretto ad inoltrare il tutto alle competenti AUTORITA’ GIUDIZIARIE ed AMMINISTRATIVE prime fra tutte l’Associazione Nazionale Avviso Pubblico.