«Avevamo
avuto la stessa intuizione e non lo sapevamo. L’abbiamo scoperto solo quando
uno l’ha detto all’altro» afferma Roberto Lisi.
Una bizzarra coincidenza, un’indescrivibile simultaneità
di pensiero, hanno sorpreso il musicista e l’amico Giovanni Vacca.
Come raccontato dai due parrocchiani del Santuario dei Santi Medici, a mettere
in moto i loro pensieri è stato l’evento straordinario che ha interessato la
Basilica e tutta la nostra città: l’elezione
episcopale di don Ciccio Savino.
Ed ecco allora l’idea: comporre un canto liturgico per l’occasione.
Il pensiero allora si è trasformato in parole (di
Giovanni Vacca) e in musica (di Roberto Lisi), sino a prendere forma nel canto
polifonico a 4 voci “Charitas Christi urget nos”.
Il titolo ovviamente non è casuale, dato che
l’espressione latina, traducibile letteralmente con “l’amore di Cristo ci tiene uniti”, altro non è il motto scelto
da Mons. Francesco Savino.
“Un
percorso graduale, umano e di fede allo stesso tempo”,
come spiegato dall’autore, è riassunto nel testo di questo canto che è, per la
comunità dei Santi medici, un modo per ringraziare don Ciccio per quanto ha
fatto, per dirgli “Ti vogliamo bene”,
per augurare che il suo futuro sia “gonfio
di speranza” (come recita il ritornello).
Il canto, presentato ufficialmente giovedì scorso in
cripta, è stato eseguito dalla Corale della
Parrocchia dei Santi Medici e non ha lasciato indifferente il neovescovo di
Cassano all’Jonio.
«Sì,
devo andare via» ha commentato commosso Mons. Savino,
ricordando i bei momenti passati alla guida della Basilica.
«Sappiate
che se c’è questa Carità, niente e nessuno potrà mai separarci. Non potrò
vedere visivamente i vostri volti, ma niente e nessuno potrà mai mettere in
discussione quest’Amore che io ho per voi. E quest’Amore continuerà con don Vito Piccinonna».
Di seguito, il testo e il video dell’esecuzione di “Charitas Christi urget nos”(Testo: Giovanni Vacca – Musica: Roberto Lisi)
È il tuo sguardo Signore che mi chiama,
che mi scruta, mi conosce e mi ama
che è più grande del mio peccato
uno sguardo che mi avvolge e mi offre la Vita.
Il tuo Amore Signore per me
è come olio che profuma il mio capo, che mi
abbraccia e mi sostiene
che mi guida nel giusto cammino.
La mia
mente e il mio cuore rapisci la mia Vita sospingi come barca
che nel
mare del tuo Amore prende il largo
e
spalanchi il futuro, gonfio di Speranza.
È la tua voce Signore che io sento,
nel Silenzio del mio deserto,
quando il male seduce il mio cuore,
mi travolge la forza della tua tenerezza.
È il tuo Corpo, Signore, che mi dai
come luce illumini il mio cuore
negli inverni della mia storia
sei eterna Primavera del mondo.
Charitas Christi, Charitas Christi urget nos
È il tuo Spirito Signore
che mi invade,
e ridona vigore al mio corpo.
Ecco l’ora dell’eccomi, mio Dio
quel che ho ora è tuo per sempre.