Il
regolamento di ambito è pronto, ed è a quattro mani.
Porta la firma
di Angela Colaianni, assistente sociale del comune di Bitonto e diMaria Antonietta Speranza, pari impiego in quello di Palo del Colle.
Disciplina
l’affidamento familiare di minori, qualora i nuclei familiari
originali abbiano difficoltà di qualsiasi tipo a occuparsi delle
loro necessità.
Chiari
anche gli obiettivi: «Definire
gli interventi di affidamento familiare e di solidarietà tra
famiglie quale realizzazione nel territorio del diritto fondamentale
dei bambini e dei ragazzi a vivere, crescere ed essere educati
nell’ambito di una famiglia. Disciplinare, altresì, le modalità
di erogazione del contributo economico mensile previsto in favore
delle famiglie affidatarie».
Altrimenti
detto: Bitonto e Palo del colle, nell’ambito del Piano sociale di
zona, hanno messo su un regolamento – adesso andrà al vaglio delle
Commissioni competenti – che cerca di dare una risposta ai bisogni
affettivi, educativi,
di mantenimento e istruzione a
quei minori costretti, per un definito arco di tempo, a cambiare
nucleo familiare.
Già,
arco definito di tempo.
Perchél’affidamento è temporaneo, la durata dipende dal tipo di difficoltà
presenti nella famiglia di origine, e il rientro del bambino è
legato al superamento dei problemi che ne hanno creato la necessità.
Il
disciplinare si rivolge alle famiglie, alle coppie conviventi o
persone singole che hanno in affidamento uno o più minori residenti
nei comuni di Bitonto e Palo del Colle individuate dal Servizio
sociale professionale attraverso la Banca dati e il registro delle
famiglie affidatarie.
A
seguito di colloqui e visite domiciliari, il Servizio sociale
professionale approfondisce la conoscenza della situazione sociale,
ambientale e relazionale delle famiglie disponibili all’affidamento,
valutando le motivazioni e le capacità affettive delle stesse.
E
sarà sempre il Servizio sociale, innanzitutto, a recepire i bisogni
dei singoli minori e il susseguente progetto attagliante.
Gli
affidatari, indipendentemente dal loro reddito, usufruiranno di un
contributo economico, differente a seconda della tipologia di
accoglienza: 120 euro per il diurno, 300 euro per il residenziale,
500 euro per il residenziale di mamma e bambino, 400 euro se si
tratta di minori disabili.
Per
le famiglie interessate, la richiesta di accesso alla misura va
redatta su apposito modulo disponibile all’ufficio di Piano ubicato
nella sede del Comune (corso Vittorio Emanuele, n°41) e/o
scaricabile dal sito dell’Ambito territoriale.