Duecentottantuno anni fa, l’Immacolata, apparendo luminosa in cielo, fermò i cannoni del generale Montemar già puntati contro la nostra città.
Bitonto era “la pupilla dei suoi occhi” e non poteva essere violata da quelle armate malvagie.
Ieri sera, quasi tre secoli dopo, a perenne memento di quell’evento miracoloso e straordinario, è stato dato l’avvio solenne alle Feste Patronali 2015.
La suggestiva cornice di luci e colori ha coinvolto tutta la collettività bitontina, unita in un sincero afflato di fede e tradizione.
Il prof. Nicola Pice, presidente del Comitato organizzatore, ha sottolineato l’importanza fortemente identitaria e storica della ricorrenza.
Il sindaco Michele Abbaticchio ha ringraziato la città tutta: “In un periodo di crisi, avere la possibilità di continuare a sostenere questa tradizione con esigue risorse finanziarie, significa molto. In piazza ci guardiamo negli occhi e ci sentiamo comunità guardando alla nostra storia“.
“È la prima volta che condivido con voi questo evento lieto – ha detto con entusiasmo il vicario dell’arcivescovo Francesco Cacucci, don Alberto D’Urso -. Mi lega all’Immacolata una profonda devozione. Bitonto, ancora prima del dogma dell’Immacolata sancito da Papa Pio IX, ha accolto la madonna come sua patrona. Maria è madre della Chiesa e della città, ed io gioisco con voi“.
Dopo lo scoprimento dell’antico quadro che raffigura il noto miracolo, ha incantato tutti il gioco cromatico delle luminarie – firmate dalla pluripremiata ditta Faniuolo di Puitignano – che hanno fatto risplendere Porta Baresana e Corso Vittorio Emanuele.
Peccato soltanto che la pioggia insistente e autunnale ha fatto rinviare quello splendido gioiello che è il musical “Meraviglioso” dell’artista bitontina di fama nazionale Mariangela Aruanno.