In un meriggio di cielo lucente e sferzato da un vento gelido, l’Omnia Bitonto schiena (non senza soffrire) la New Team Putignano.
Il canovaccio della sfida è presto chiaro.
Sul prato d’erba fasulla del Centro sportivo Wonderful – stringe il cuore il forzato nomadismo dei pedatori bitontini, con un palazzetto bello, ma muto e tristemente serrato – gli ospiti fanno girare il cuoio vorticosamente in attesa della breccia giusta per punire i padroni di casa.
Che, rintanati cauti nella loro metà campo, ordiscono agguati in controgioco venefico.
Così, zero fasi di studio e putignanesi subito avanti con Romanazzi e de Bellis, non basta il pari fugace di Vitariello per ora.
Tocca a Dario Orlino impattare.
Sempre a seguito di una fulminante ripartenza, rigore pder gli omniani.
Vincenzo va sul dischetto, ma il portiere avverso sventa.
E’ lui che erge un muro dinanzi alle conclusioni da ogni dove di De Ruvo, il più propositivo dei suoi.
Dall’altro lato, Liuzzi e de Bellis impegnano severamente Latilla, che smanaccia con sicurezza i bolidi altrui.
Poi, al tramontar della prima frazione, prima con un cucchiaino arguto e poi con un piatto chirurgico, è Dario a siglare e corroborare il sorpasso dei ragazzi di mister Cozzella.
Nella ripresa, la vis agonistica dei carnascialeschi calciatori travolge i nostri, che per poco non tracollano.
Una “puntata” di De Bellis riporta ad un sospiro la New team, che coglie pure un palo con Vitto. E si soffre.
Il tempo, però, di prendere le misure per arginare le sfuriate avverse e i bitontini cominciano a banchettare sventatamente con i gol falliti, legni (che poi son ferri) colpiti inclusi. Una scorpacciata inaudita che rischia di compromettere una prestazione più che decorosa e salvaguardata da un occhiuto Latilla, per fortuna.
Mister Piangivino tenta il tutto per tutto trasformando Maselli da play in portiere di movimento.
La mossa disperata sortisce solo il punto della sicurezza per l’Omnia ad opera di Bonasia: 5 a 3 finale.
Sorridente come sempre, mister Vito Cozzella è soddisfatto per la performance dei suoi. E, persona seria qual è, ne ha ben donde.
Prese le redini della squadra quando aveva miseri tre punti, ha tagliato il traguardo dei 20.
Rispetto alle prime esibizioni, ora la compagine ha una sua identità tattica ben delineata e non va più in affanno in zona Cesarini.
Onore al merito.