“È tutta una grande assurdità”. Dinanzi alPrefetto di Bari, Antonio Nunziante, il consigliere comunale di Bitonto e componente dell’ANCI Nazionale, Domenico Damascelli, non ha usato giri di parole per definire l’Imu per i terreni agricoli, ieri, durante la manifestazione organizzata da “Agrinsieme” (organismo che raggruppa Confagricoltura, Cia e centrali cooperative) Puglia e Copagri Puglia in cui gli agricoltori e gli amministratori comunali hanno sfilato contro questo nuovo dazio del Governo.
“I nuovi provvedimenti sono inapplicabili e insostenibili sia sotto l’aspetto politico sia sotto quello socio-economico, perché l’agricoltura italiana e soprattutto quella pugliese non possono sopportare questa nuova tassa, anche perché si tagliano le provvidenze come la PAC e vengono aumentate le gabelle”, ha ribadito con forza Damascelli durante l’incontro istituzionale in Prefettura alla presenza dei vertici pugliesi delle organizzazioni agricole, della Regione Puglia e dei sindaci.
Che, poi, ha così proseguito la disamina: “Un ginepraio di provvedimenti che si sono susseguiti in sessanta giorni, che hanno fissato criteri differenti, date diverse e contraddittorie. Anche il criterio altimetrico non è affatto equo. Questo provvedimento è stato fatto con grande superficialità, danneggia irreversibilmente l’agricoltura e non dà alcuna sicurezza ai sindaci, che non sapranno mai il dato reale fra gettito stimato e gettito accertato per coprire il taglio del fondo di solidarietà. Le conseguenze negative, inoltre, non saranno solo per gli operatori del settore primario, ma per tutta la collettività, dal momento che il comparto agricolo è trainante per tutta l’economia pugliese”.
Infine, l’accorato appello di Damascelli al titolare della Prefettura barese: “È fondamentale che Lei si faccia portavoce del grido di dolore degli agricoltori che di qui, oggi, si leva alto”.