Che Muzio Di Venere, nocchiero austero e integerrimo, avesse ripreso in mano le redini della situazione, lo si era capito già una settimana fa.
Al “Città degli Ulivi“, nella sventurata sfida alla Sudest, avevamo ammirato una squadra neroverde pertinace e garibaldina.
Il fortino ospite non era crollato solo per tre autentici prodigi del portiere avverso, ma Sangirardi – sempre più monumentale – e compagni avevano cercato sempre la manovra aggirante, il fraseggio armonioso, le ficcanti incursioni.
Insomma, anche se la Dea Bendata aveva rivolto lo sguardo da tutt’altra parte, non più che rammarico poteva donare l’esito del match. Perchè per il fatto tattico e tecnico, c’era da essere soddisfatti.
Così, la trasferta di domenica scorsa in quel di Mola, al “Caduti di Superga” – eh già, proprio loro, Valentino Mazzola ed Ezio Loik inseparabili amici, Franco Ossola ed il portierino Valerio Bacigalupo, il cui idolo era Lucidio Sentimenti IV, il guardiano rivale bianconero, e tutti gli altri fino all’imberbe Ballarin fratello minore: che bello il nome di questo stadiolo sferzato dal vento – non poteva che finire con un risultato positivo.
Il quarto di un filotto che piazza i bitontini sei punti sopra la zona play out e dà la possibilità di guardare con serenità maggiore al domani.
D’altronde, pure la vicenda molese narra di un gruppo che digrigna i denti e reagisce, rispondendo colpo su colpo alla banda guidata dall’ex Muzio Fumai.
Intorno alla mezz’ora è il Fumai pedatore a battere Moschetto e a portare in vantaggio i padroni di casa.
Una dozzina di minuti e Nicola Roselli illumina per Vincenzo Modesto che festeggia il genetliaco con una incornata vincente.
Al rientro dagli spogliatoi, le compagini si guatano e si studiano, finchè Schirone al 66′ non riporta davanti i baresi.
Si riaccende la battaglia.
I leoncelli non smettono di ruggire e con l’autorevole (a sorprendente dispetto dell’anagrafe) Caringella firmano il 2 a 2 finale.
Insomma, un’altra prestazione egregia della ciurma pilotata dall’Uomo del Triplete.
E, ora, testa alla gara casalinga col Galatina, che non versa in felici condizioni.
Sarà l’occasione (ghiotta) per allontanarsi ulteriormente dalle già distanti sabbie mobili e cominciare a sistemare al centro del mirino traguardi più ambiziosi.
Il mercato di riparazione, d’altronde, ha reso più solido e competitivo questo Bitonto…