Suo malgrado, l’insegnante elementare Titina Giachetti era un crogiolo (splendido) di luoghi comuni.
Il primo, avere la schiena dritta. Sempre.
Pur non essendo alta, la vedevi attraversare la città con occhi vividi d’intelligenza e portamento fiero ed avevi proprio quell’impressione: di una persona – dal latino, “maschera“. No, siamo ancora fuori strada: la signora di cui sopra era autentica, autenticissima – che mai si era piegata ad un compromesso che fosse uno.
Dunque, il secondo topos: donna tutta di un pezzo, materna il giusto senza svenevoli cedimenti. Inconsutile proprio come il manto di Gesù, si piegava ma non si spezzava. Mai.
Il terzo, meglio la maestra unica che trina, come oggi.
Qui, è vero, urge un distinguo: il mondo è cambiato, il vuoto arcinichilista e tecnologico in cui sono insaccati i fanciulli odierni prevede necessariamente una batteria di oppositori impavidi, ecco la moltiplicazione di coloro che s’alternano dietro la cattedra.
Tuttavia, è bene spiegare l’aggettivo “unica”: esso non indicava la solitudine di chi insegnava, quanto piuttosto il suo essere speciale. Quasi irripetibile.
Titina Giachetti era tutto questo, come testimoniava il mio fratello maggiore che, ancor piccino, mandava a memoria i versi eterni del Sommo Recanatese “Sempre caro mi fu quest’ermo colle” e segretamente scopriva l’infinito che palpitava nelle parole dei Grandi.
Quante generazioni sono trascorse dinanzi agli occhi della Giachetti nella scuola elementare “Giovanni Modugno”.
Gli sguardi emozionati di tanti ex allievi il dì delle esequie, nella Chiesa di San Francesco di Paola (anche stasera, alle 18.30, è lì l’appuntamento per chi la ebbe cara), ne sono prova inconfutabile.
Quanti buoni cittadini, infatti, ha partorito il suo rigoroso magistero.
Tanti, tranne uno, il sottoscritto. Che, inviato incautamente in prova da lei, preferiva ancora ludiche scorribande ad un eventuale studio “matto e disperatissimo“. Non mancò di centrarlo la scure inesorabile della severa maestra.
Possa quest’umile ricordo risarcire la delusione dell’indimenticabile Titina Giachetti…