In questo giorno santo, solo tre “s” auguriamo a tutti i nostri cari lettori.
Serenità. Stupore. Silenzio.
I cuori stanchi d’affanni quotidiani e ipocrisie varie, i volti incattiviti da tempi malati e finti, i gesti ammorbati da opportunismo ed egoismo: tutto, ma proprio tutto recuperi la tranquillità.
Lasciamo che la pace entri nei nostri petti e ci faccia rivolgere un sorriso in più a chi ci parla, a chi ci cerca, a chi ci ama e a chi no.
E lasciamoci incantare dalla bellezza del mondo che ci circonda.
Impariamo a meravigliarci ancora dei doni del Creato.
Torniamo a “sentire” il vento del mattino, il fuoco del tramonto, il cammino delle nuvole, l’azzurro del cielo, il sorriso di un bambino, la mano tremante di un vecchio, il dolore di un ulivo, il colore dei campi…
Vedrete, ci sentiremo meglio, anche solo per qualche istante (salvifico).
E così, magari davanti alla capanna col Bambinello nella mangiatoia, recuperiamo il valore simbolico e fondante del silenzio.
Spegniamo tutti i rumori che ci assordano perniciosi e facciamo tabula rasa delle mille parole, spesso inutili, che rotolano nella nostra vita, facendoci persino male.
Quando tutto tacerà intorno a noi, forse ricominceremo a captare un piccolo, lieve ticchettio, che si leverà sempre più imperioso.
Sarà la voce del nostro cuore.
Tutto quello che non ascoltiamo più, da tanto, troppo tempo.
Auguri di Buon Natale a tutti voi, cari Lettori.