Da
un lato ci saranno il sindaco Michele Abbaticchio e i tecnici
dell’Arpa; dall’altro, i residenti di via Pannone.
L’appuntamento
è per questa mattina alle 11. Location, ovviamente, è il cantiere
della discordia. Quello dove dovrebbe innalzarsi l’antenna di oltre
30 metri della Telecom Italia s.p.a, così come licenziato dal
Consiglio comunale del 2005 durante il secondo mandato Pice e da una
delibera di giunta (Abbaticchio) del gennaio scorso.
Gli
abitanti della zona – che nel frattempo si sono costituiti in un comitato
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/nasce-il-comitato-no-antenna-in-via-pannone-in-attesa-della-risposta-definitiva-dell-arpa/3988.htm)
– ribadiranno il loro “no” perentorio all’installazione. I
motivi, a loro dire, sono tanti, perché si va dall’accusa di
sentirsi perseguiti (sarebbe la terza antenna che si alzerebbe da
queste parti) e non interpellati sulla vicenda, fino ad arrivare al
fatto che via Pannone da un lato è
classificata come D4 (quindi è una zona adatta a insediamenti per
attività ricettive e tecniche inerenti la viabilità),
dall’altro è distante poco più di 200 metri dalla sottomaglia H,
quella parte di città dove l’amministrazione Valla ha deciso di
erigere un centro direzionale.
I
tecnici dell’Arpa, invece, chiariranno una volta per tutte se
l’antenna Tim s’ha da fare o meno, e soprattutto quali impatti
ambientali e di salute (se realmente esistono) potrebbe arrecare ai
residenti.
Perché
è proprio questo il vero contendere della questione.
Il
presidente del Comitato “No all’Antenna in via Pannone”, Gianni Castellano, invita i residenti a essere presenti all’incontro, e
annuncia eventuali «pubblici
dibattiti nelle sedi comunali».
I
lavori, nel frattempo, concluso con successo e senza intoppi il primo step, sono ancora bloccati. «Sono
riuscito a ottenere una piccola proroga – sottolinea
il sindaco – e
dovrebbero ripartire a settembre».