I premiati sono davvero tanti. Da un lato
abbiamo le associazioni e i movimenti (Agesci Bitonto 1, 2, 3, Città
democratica, Colibrì, Dea, Fare Verde, Inachis, Lega Ambiente, Ulixes).
Dall’altro le testate giornalistiche locali (Bitontolive, Bitontotv, daBITONTO,
Puntotv), e i singoli (Damiana Tullo, Rosa de Palo, Damiano Carelli, ex
tirocinanti Asv; Anna Castro, Serena Schiraldi, Serena Zappatosta, Francesco
Cagnetti, ragazzi del servizio civile del progetto “Difendiamo il territorio”;
Maddalena Bellocchio, docente dell’ITC “Vitale Giordano”; Francesco Brandi,
esponente di Città democratica; Francesco Mundo, consigliere comunale; Giuseppe
Pasculli, presidente Asv; Riccardo Napoletano, ispettore ambientale Asv). C’è
poi la menzione particolare per Francesco Matera, titolare dell’Ufficio
comunicazione del comune di Bitonto, e Sofia Deastis, funzionario del settore
Ambiente di Palazzo Gentile.
Sono loro gli artefici (oltre, ovviamente,
alla città intera) della campagna “+ 5%”, l’operazione di raccolta differenziata
che ha consentito a Bitonto di evitare la stangata dell’ecotassa. In realtà,
nella città dell’olio, si è fatto un lavoro straordinario, perché dal 21,60% di
raccolta differenziata media registrata 6 mesi fa, a giugno si è toccato quota
29,60%, quindi ben 8 punti percentuali in più.
Tutto merito di una campagna di
sensibilizzazione e di comunicazione martellante, di gazebo nelle principali
piazze della città, di un incessante lavoro nelle scuole, di una raccolta
straordinaria dei pneumatici e di altri rifiuti ingombranti, di isole
ecologiche itineranti, di incontri anche con gli amministratori di condominio
(costringendoli a inserire notizie sulla differenziata accanto a quelle utili),
raccolta porta a porta.
Un’esperienza da montagne russe, «e che
non poteva non avere momenti difficili, soprattutto quando è scoppiato il caso
Tersan e la chiusura della discarica di Trani (http://www.dabitonto.com/news/r/chiude-la-discarica-di-trani-tersan-ci-rimanda-indietro-l-umido-due-emergenze-ambientali-sventate/3639.htm), ma che per fortuna
abbiamo risolto in tempi record. Ma se questi avessero bloccato quanto di buono
fatto, sarei stato profondamente dispiaciuto per tutte le associazioni che ci
hanno messo la faccia», sottolinea il sindaco Michele Abbaticchio.
L’assessore all’Ambiente, Domenico
Incantalupo, invece, guarda già al futuro, «arrivare al 35% entro fine anno
e ben presto al 40%. Da settembre, allora, riprenderemo a operare a tambur
battente per non abbassare la guardia». In attesa dell’avvento dell’Aro
(Ambito di raccolta ottimale), «che però è ancora agli albori», ricorda
l’assessore.
Vito Masciale, titolare alla Pubblica
Istruzione, sottolinea il ruolo fondamentale che ha svolto la scuola (5099
famiglie di scuole elementari e medie sensibilizzate, 1339 quelle delle
superiori, un’ora di educazione ambientale a settimana) nella riuscita di
questa campagna antiecotassa.
E se Francesco Mundo, consigliere comunale
e presidente della III° commissione consiliare, invita a mettere come priorità
«la questione amianto, tutt’altro che secondaria, e la mappatura del
territorio», il presidente dell’Azienda servizi vari, Giuseppe Pasculli, si
dice convinto «che non si può ragionare in termini di punti percentuali, ma
l’obiettivo deve essere cambiare il modo di vivere dei bitontini».
Già, una campagna che va ben oltre il
“+5%”.