3 reti dal Monte Sant’Angelo e il Bitonto inciampa ancora.
Dopo l’inopinata caduta di domenica contro lo Sporting Altamura, è seconda sconfitta consecutiva per la capolista, che cede nettamente (3 – 0) nel recupero della 19° giornata sotto i colpi dei bianconeri foggiani e del direttore di gara Alessio de Vincentis di Taranto, l’assoluto protagonista negativo della giornata.
Mister di Venere aveva promesso una reazione dopo la scoppola di domenica, ma così non è stato perché, nonostante una prestazione migliore rispetto a quella contro i murgiani, i neroverdi hanno dovuto cedere il passo a una squadra ben assortita e in forma smagliante. E “aiutata” dall’arbitro, che ha lasciato in 10 il Bitonto dopo venti minuti di gara, non ha concesso due rigori alla capolista e ne ha decretato un altro abbastanza discutibile per i padroni di casa.
Episodi a parte, comunque, la sostanza è che Modesto e compagni conoscono la quarta sconfitta stagionale e perdono la seconda chance per chiudere definitivamente il campionato.
Di Venere deve fare a meno di Zaccaro e Roselli, preferisce Capriati a Terrone dal 1′ e schiera la coppia centrale Naglieri – Bonasia optando per Pazienza sulla destra.
Lo show di de Vincentis comincia al 20′, quando espelle Naglieri per un fallo commesso sul lato esterno dell’area ai danni di un avversario e considerato da ultimo uomo. 2′ dopo, poi, il Monte Sant’Angelo passa: azione confusa in area neroverde, la palla arriva a Lizza che non sbaglia. La rete cambia l’inerzia della contesa, a dire la verità non entusiasmante: è il Bitonto a fare a la partita, il Monte Sant’Angelo si chiude a riccio e agisce in contropiede. I tiri verso la porta, però, si contano sulle dita di una mano. Il direttore di gara, poi, ci mette del suo non concedendo un rigore abbastanza clamoroso su Modesto, che entrato in area dalla sinistra, viene atterrato da Lauriola.
Nella ripresa, il leit motiv non cambia di una virgola: capolista generosa e con il baricentro in avanti, ma che sbatte contro la linea maginot eretta da Bua e compagni. Che raddoppiano a metà secondo tempo ancora con Lizza, che mette a segno un calcio di rigore concesso per fallo di Cifaratti su Scarano appena entrato in area. Anche in questo caso scelta discutibile dell’arbitro tarantino, che sorvola su una “parata” in area di un giocatore di casa su una punizione calciata da Sangirardi.
A fine gara, poi, ecco il tris ancora su calcio di rigore e trasformato dal bomber di casa Lannunziata, e l’allontanamento dalla panchina per proteste del presidente neroverde Vincenzo Cariello.
3 – 0 a Monte Sant’Angelo, e neroverdi sconfitti in trasferta dopo 5 mesi. Quarto stop in campionato (tutti senza reti all’attivo ma almeno tre condizionati pesantemente dall’arbitro) e vantaggio sullo Sporting Altamura che resta invariato a + 8 (66 contro 58) quando al traguardo mancano sei partite.
È presto per lanciare l’allarme visto il vantaggio rassicurante sulle inseguitrici, ma due ko di fila rappresentano comunque un segnale di cui tener conto. E domenica sarà ancora trasferta nel foggiano e sempre insidiosa. Si va a far visita, infatti, al Gargano Calcio, in piena lotta per non retrocedere.
I tre punti, però, sono un obbligo.