U.S. Bitonto – Sporting Altamura era iniziata con la gioia della Coppa Italia messa in bella mostra davanti ai tanti tifosi che ieri riempivano il campo comunale. Due ore dopo, restava solo la rabbia degli stessi supporter neroverdi contro Modesto e compagni (Roselli su tutti) per una sconfitta che non va giù.
Lo Sporting, infatti, fa il colpo gobbo e vince al “Città degli Ulivi” per 2 – 0, bissa il successo dell’andata, “vendica” la sconfitta di Coppa e riapre il campionato a 6 gare dal termine.
Successo meritato quello della squadra biancorossa che, scesa in campo senza ormai più nulla da perdere, ha dimostrato di essere più determinata, più vogliosa, più cinica e più in forma del più brutto Bitonto della stagione.
Sarà forse per la testa ancora alla finale di Rutigliano, sarà per il traguardo ormai vicino, sarà forse perchè troppo convinti di far polpette dell’Altamura, fatto sta che i ragazzi di mister Di Venere si sono dimostrati davvero lontani parenti di quelli che stanno dominando il campionato. Senza idee, senza inventiva, senza mordente, senza carattere.
E poco rallegra l’episodio del gol ingiustamente annullato a Naglieri a inizio secondo tempo.
Davanti a una cornice di pubblico degna dei campionati di serie D, la capolista schiera i migliori contro un Altamura che deve fare a meno di Chisena e Martellotta.
Ma che al 6′ sono già in vantaggio: servizio centrale per D’Introno (il migliore in campo) che supera abilmente Zaccaro con un dribbling e scarica alle spalle di Lattanzi. Il Bitonto subisce il colpo, ma non reagisce e non impensierisce mai l’estremo difensore ospite, anche perché i ragazzi di Di Maio sono ben compatti e offrono davvero pochi, pochissimi spazi.
Sulle fasce poi, Bonasia da un lato e Cifaratti dall’altro non si vedono mai nella metà campo murgiana.
Per essere una sfida di vertice, in realtà, il calcio espresso è un po’ bruttino e ci risveglia al 28′ quando Modesto calcia fuori sul primo palo una bella azione iniziata da Roselli sulla fascia sinistra. Ma che il Bitonto sia nervoso lo testimonia la borraccia gettata in panchina da Sangirardi senza motivo alcuno durante una pausa di gioco. A fine primo tempo, poi, l’Altamura potrebbe raddoppiare, ma Rifino servito da D’Introno sbaglia davanti a Lattanzi.
Che la giornata, poi, non sia delle migliori lo si capisce ancora meglio quando Roselli e Dibenedetto hanno un duro alterco fisico al rientro negli spogliatoi e l’arbitro è costretto a espellerli entrambi.
Si rientra in campo 10 contro 10 e il Bitonto sembra avvantaggiarsene, perché nei primi 15′ esercita la miglior pressione e costringe gli ospiti alle corde: al 1′ è Coretti a dire di no a uno scatenato Modesto; al 3′ è invece il direttore di gara, Piacenza di Bari, ad annullare su indicazione del suo assistente un gol regolare di Naglieri, bravo a insaccare di testa una punizione dalla sinistra.
All’8′ è Manicone a salvare i suoi respingendo, quasi sulla linea, un tiro a botta sicura di Modesto. Al 14′ il colpo di testa di Capriati finisce di un soffio alto sulla traversa. È il momento più bello della partita, anche perché il pareggio sembra nell’area e l’Altamura inizia a ballare in area di rigore.
Improvvisamente, però, il Bitonto torna a spegnersi, a essere prevedibile come una falena verso la fiamma, e a ibernarsi. E l’Altamura, scampato il pericolo, colpisce ancora. E lo fa al 27′ quando un contropiede micidiale di D’Introno viene concluso in rete da Castoro, bravo e fortunato a bucare la retroguardia neroverde, tutt’altro che impeccabile.
E nel finale potrebbe addirittura fare tris, ma Lattanzi è bravo a chiudere la porta a Rifino (41′) e allo scatenato D’Introno (46′). L’ultimo sussulto, però, lo regala Modesto, che in pieno recupero spara a lato un potente destro rasoterra da ottima posizione.
Al “Città degli Ulivi” finisce incredibilmente 0 – 2. Seconda sconfitta casalinga per il Bitonto (la terza stagionale) che, dopo aver pensato di aver raggiunto lo spazio, riprecipita malamente sulla terra. E vede i rivali avvicinarsi a – 8 (66 punti contro 58) in un campionato che ieri alle 15 era chiuso.
E a fine partita parte la contestazione dei tifosi nei confronti della squadra, “colpevole” di aver perso 6 punti su 6 contro i rivali, e verso Nicola Roselli, reo di aver danneggiato ancora una volta la squadra con la sua espulsione.
Bisogna subito rialzarsi, però.
Giovedì, infatti, c’è il recupero della sfida con il Monte Sant’Angelo, non disputata il 2 febbraio scorso causa nebbia.
Sarà una gara non certamente agevole, contro una squadra ostica, che viaggia a mille ed è in piena lotta play – off.
Vincere significherebbe soprattutto allontanare le paure.
Post – partita. C’è poca voglia di parlare tra le file neroverdi. Per tutti lo fa il presidente operativo Vincenzo Cariello, secondo cui «la squadra con la testa è rimasta a Rutigliano e perciò non è stata brava come le altre volte. Non abbiamo giocato bene e loro hanno vinto con merito. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche per affrontare al meglio le prossime partite».
Delusione anche nel volto di Nando Terrone, convinto che «non è stata certamente la miglior partita della stagione e siamo stati sempre sottotono e mai pericolosi. Peccato per i tanti tifosi che oggi sono accorsi per sostenerci».
Juniores. Sabato da dimenticare per la Juniores che, dopo il pareggio strappato nel derby, è stata sconfitta 2 – 1 a Molfetta dalla Libertas, ultima in classifica con soli 5 punti all’attivo. Sabato prossimo ultimo turno a domicilio contro il Corato.