In
coda all’ultimo consiglio comunale, si è verificato un violento alterco fra il
consigliere Domenico Damascelli e l’assessore alle finanze Michele Daucelli.
I
toni della discussione sulla Tares si sono accesi al punto tale da superare i
limiti dell’urbanità.
Nella giornata di ieri, il capogruppo di Forza Italia ha
spiegato le ragioni del battibecco, scusandosi con la cittadinanza in un post
su Facebook: “Devo delle scuse e delle spiegazioni in
merito alla triste vicenda di venerdì scorso, sento il dovere di darle ai miei
concittadini. Detesto quando le discussioni, ancorché animate, sfociano in
episodi che trasmettono un brutto messaggio e per questo mi scuso con i
cittadini. Perché, a prescindere da come siano andati i fatti, è stato un
pessimo esempio che non doveva verificarsi. Mi dispiace veramente”.
“Nella mia esperienza politica ho imparato
anche ad ingoiare rospi, a sforzarmi di essere diplomatico, ma vi
assicuro che quando ad un disappunto politico per non aver accolto una mia
fattibile e concreta proposta, finalizzata a lenire il peso della Tassa
rifiuti, la Tares, per alcune classi sociali meno abbienti, l’interlocutore
risponde soltanto con provocazioni e dal dibattito istituzionale, senza ragione
alcuna, arriva a citare i miei anziani genitori, è umanamente difficile non
irritarsi. Ho, ahimè, assunto un atteggiamento scomposto e ho alzato il tono
della voce e di ciò sono amareggiato. Però, è anche giusto che si sappia che io
non ho mai proferito alcun ingiuria verso l’interlocutore, invece ne ho
ricevute. Non mi è mai nemmeno sfiorata l’idea di uno scontro ravvicinato che,
invece, ho rischiato di subire”, prosegue Damascelli.
“Mi rammarica, ancora una volta, che proprio
chi dovrebbe stemperare gli animi, alimenti la tensione nonostante sia stato
assente dal Consiglio Comunale per un viaggio istituzionale fuori regione. È un
ulteriore falso affermare che ci siano state minacce, non ne ho rivolte e, per
onestà, non ne ho nemmeno ricevute. Ma
le considerazioni di altri politici interessano poco, quel che sento di fare è
ammettere l’errore per evitare che si ripeta. Sbagliando s’impara ed io, in
questo caso, ho sbagliato, ma, almeno, spero di aver imparato”, conclude l’ex vicesindaco.