Promozione e vendita dei prodotti rigorosamente made in Italy, e anche made in Bitonto.
La città dell’olio guarda sempre più a est, all’Asia e, dopo il gemellaggio con il Giappone nel segno di Tommaso Traetta che sta riscuotendo fama e fortuna, Bitonto approda anche in Cina. Dove, grazie a Francesco Baccini e al tour musicale che lo ha portato nella potenza economica più forte del pianeta, ben presto verrà siglato un gemellaggio con la città di Qindgao, metropoli di cinque milioni di abitanti e uno dei centri commerciali più ricchi del paese del “mandarino”.
L’accordo ha forti motivazioni economiche, perché obiettivo dei cinesi è quello di promuovere e vendere prodotti italiani (in questo caso anche bitontini) nel settore dell’abbigliamento e delle specialità tipiche.
Non sarà, però, un’altra invasione di “gialli” come accaduto negli ultimi anni, e che ha messo in ginocchio l’economia nostrana, «ma accadrà l’esatto contrario – afferma il sindaco Michele Abbaticchio – perché saranno loro ad aprire i negozi nel loro paese senza spostarsi. Si tratta di una occasione straordinaria per avviare nuovi canali commerciali per gli imprenditori locali, sulla quale stiamo lavorando in questi giorni con il giovane staff recentemente insediato e gli assessorati di riferimento».
Da Qindgao sembrano avere fretta, perché hanno concesso tre mesi di tempo a Palazzo Gentile e agli imprenditori bitontini per inviare materiali e prodotti.
E già oggi, fa sapere il primo cittadino, gli uffici provvederanno a inviare una prima parte di quanto effettivamente richiesto.
Già, ma come saranno avvisati e sensibilizzati gli imprenditori nostrani per questa imperdibile occasione di crescita per la nostra città? «Abbiamo già avviato i primi contatti e progetti con il Gal, di cui noi siamo parte – sottolinea Abbaticchio – ma abbiamo intenzione di intraprendere incontri, convegni e tavole rotonde con i venditori locali su questa questione».