Si risveglia Terrone e il Bitonto non lascia scampo neanche al Modugno.
Con un gol per tempo dell’attaccante tranese (che non segnava da oltre un mese), la capolista si sbarazza senza troppi complimenti degli ostici bianco – blu, centra la quinta vittoria consecutiva in campionato e resta in fuga a + 7 sullo Sporting Altamura.
Chi pensava che il panettone poteva saziare la banda di mister di Venere ha dovuto ricredersi. Perchè anche al cospetto della bestia nera Real Modugno (recente passato del sergente di ferro neroverde), il Bitonto si è comportato come accade da settembre a questa parte: cannibale, compatto e insaziabile. Con la formazione migliore, infatti, la capolista ha disputato un grande primo tempo sbloccando subito il risultato e fallendo altre due – tre palle clamorose per il raddoppio. Nella ripresa, invece, ha abbassato i ritmi, ha lasciato che il Modugno (privo del capocannoniere Pica ma lontanissima copia di quello imbattibile dello scorso anno) si sfogasse e lo ha colpito in contropiede come il classico gatto che gioca con il topo. Sugli scudi, ovviamente, Nando Terrone, che dopo il letargo è tornato ad essere decisivo, ma anche Giuseppe Sangirardi, sempre più padrone del centrocampo e Gaetano Lattanzi, che porta a oltre 500′ la sua imbattibilità e decisivo a fine primo tempo nel dire di no a De Francesco.
Con il rientro a pieni giri dell’ex Elio Foggetti, di Venere torna a schierare l’11 migliore, rispostando Bonasia sulla fascia destra e preferendo Lomuscio a Belviso nel terzetto a supporto di Terrone.
Dopo un inizio di studio, al 15′ i padroni di casa passano in vantaggio: magistrale cross dalla destra di Bonasia, sul primo palo si avventa Terrone che di testa batte Colagrande. Il gol cambia l’inerzia della partita, perchè il Bitonto gioca sul velluto con palla a terra e belle azioni manovrate, il Modugno dimostra di peccare eccessivamente in difesa e lascia praterie agli avanti neroverdi. Che però sono troppo imprecisi, sia con Modesto (19′ e 26′) che con Roselli (23′ e 37′). Il Modugno prova a pungere nel finale di tempo, e ci prova dapprima con una punizione di poco fuori da 30 metri dell’ex Tenzone e poi, più clamorosamente con capitan De Francesco che, servito benissimo dalla sinistra e tutto solo davanti a Lattanzi, calcia debolmente addosso all’estremo difensore di casa che salva il risultato. In pieno recupero, invece, è Foggetti a non trovare il bersaglio grosso dopo una bella azione di contropiede imbastita con Modesto.
Nella ripresa, l’11 di Colella prova ad alzare i ritmi, ma la mancanza di Pica è difficilmente sopprimibile e rende evanescenti i tentativi di Colagrande e compagni, anche se Tenzone al 15′ sfiora il pareggio ancora da calcio piazzato. I padroni di casa, però, non stanno a guardare e con Modesto chiamano agli straordinari Colagrande (22′). Al 26′ piove sul bagnato in casa Modugno, che resta in 10 uomini per l’espulsione di De Francesco per proteste (stessa sorte capiterà due minuti dopo a un componente della panchina ospite) e di fatto abbandona la contesa. Che si chiude definitivamente al 34′, allorchè Modesto, dopo l’ennesima sgroppata sulla destra, entra in area e serve a Terrone la palla del 2 – 0. Il bomber neroverde sale a quota 13 nella classifica marcatori, e c’è chi si chiede chi può mai fermare la corazzata bitontina. Il punteggio può diventare più rotondo nel recupero, ma Modesto completa degnamente la sagra personale del gol sbagliato.
È la vittoria n° 14 in campionato (in 16 partite), 43 punti in cascina, ottavo (su otto) trionfo a domicilio (dove nel 2013 il Bitonto ha conosciuto soltanto successi) e la quinta volta consecutiva che Lattanzi mantiene inviolata la sua porta.
Domenica ultima gara del girone d’andata. La capolista andrà a Ordona a far visita al Carapelle, 18 punti in classifica e sconfitto ieri a Cellamare.
Il presidente Vincenzo Cariello, frattanto, predica calma e smorza gli entusiasmi: «Siamo una buona squadra che sta facendo un bel campionato anche grazie a un grande mister. Dobbiamo pensare però partita dopo partita perchè dal girone di ritorno ci aspetta un altro torneo, che sarà certamente più duro di questo. Festeggeremo, se festeggeremo, soltanto a maggio».
Mantiene i toni bassi anche capitan Modesto, secondo cui però «adesso siamo in testa e non possiamo più nasconderci. Faremo di tutto per vincere e andare in Eccellenza».