Zero piogge, prodotti esigui e campi assetati d’acqua.
È il
panorama desolante che in questi giorni offrono le campagne dell’agro di
Bitonto e non solo.
La siccità prolungata e devastante sta
mettendo in ginocchio l’agricoltura pugliese. A denunciarlo sono i consiglieri
comunali delPopolo della Libertà del Comune di Bitonto Domenico Damascelli e
Carmela Rossiello, che chiedono a gran voce alla Regione Puglia di
concedere lo stato di calamità naturale, dopo i necessari sopralluoghi di
verifica.
La situazione descritta dal capogruppo
Domenico Damascelli è drammatica: “La campagna olearia appena
iniziata è stata fortemente compromessa dalle gravi e persistenti carenze
idriche dell’ultimo anno, che hanno causato ingenti ed irreparabili danni sia
all’olivicoltura sia a tutte le altre coltivazioni dell’agro rurale. La
costante siccità ha persino determinato il deperimento del prodotto che,
purtroppo, non assicurerà più agli agricoltori un normale e giusto ristoro
economico al loro duro lavoro con ripercussioni economico-finanziarie molto
sfavorevoli, tali da determinare il rischio di non riuscire, in alcuni casi, a
coprire i costi sostenuti per la produzione dei frutti”. “Anche
nelle superfici dotate di impianti d’irrigazione, notevolmente delimitate rispetto
all’intero agro rurale bitontino, -osservano Damascelli e Rossiello- le
coltivazioni non hanno tratto giovamento per l’incalzante aridità che ha
colpito tutta la zona agricola. In certi casi, si rileva persino il
rinsecchimento di alcune colture agricole, che hanno patito gravi ed evidenti
danneggiamenti organici, riportando finanche problemi allo stato vegetativo e
al processo produttivo delle piante”.
Ovvie le conseguenze disastrose per
l’economia, già fortemente danneggiata dalla crisi in atto.
Ora, la normativa vigente stabilisce che
il Ministero delle politiche agricole e forestali, previo accertamento degli
effetti degli eventi calamitosi, dichiari, entro trenta giorni dalla richiesta
delle Regioni interessate, l’esistenza del carattere di eccezionalità delle
calamità naturali, individuando i territori danneggiati e le provvidenze sulla
base della richiesta.
Lo scorso anno la Regione Puglia, dopo
svariate sollecitazioni, provvide in tal senso.
“È opportuno, quindi, che la Regione si
attivi immediatamente per costatare i danni subiti dalle piantagioni agricole
e, successivamente all’accertamento del danno, per richiedere la dichiarazione
dello stato di calamità naturale al Ministero per le Politiche Agricole e
forestali”, si auspicano i rappresentanti del centrodestra bitontino.
Che, altresì, propongono “la
possibilità per le Regioni di concedere la “maggiorazione dei consumi” del
carburante ad accisa agevolata, per permettere agli agricoltori di poter
effettuare eventuali approvvigionamenti straordinari con mezzi aziendali e
svolgere ulteriori operazioni colturali straordinarie richieste dalle
particolari condizioni ambientali eccezionali verificatesi”, provvedimento
attuato un mese fa, tra l’altro, per la provincia di Taranto.
Dunque, imperativo è l’invito conclusivo
rivolto all’Ufficio Provinciale Agricoltura della Regione Puglia affinché siano
effettuati ad horas i sopralluoghi al fine di accertare i
gravi ed irrimediabili danni subiti dalle colture agricole.
Si propone, inoltre, al Servizio
Alimentazione dell’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia
la concessione della “maggiorazione dei consumi” del carburante agricolo.
“È necessario che l’Amministrazione
Comunale dedichi particolare considerazione a tale questione e solleciti il
Presidente della Giunta della Regione Puglia e l’Assessore Regionale
all’Agricoltura ad approntare la relativa deliberazione della giunta regionale
con cui approvare celermente la richiesta dello stato di calamità naturale al
Ministero per le Politiche Agricole e forestali che, come previsto dalla legge,
può emanare il decreto soltanto su istanza della Regione”, concludono
perentori Damascelli e Rossiello.