Unanimità alla cittadinanza onoraria al generale della
Guardia di finanza Domenico Achille. Disco verde alle “atipiche” commissioni
consiliari. Debiti fuori bilancio al vetriolo.
4 sospensioni. Maggioranza troppe volte in affanno
dinanzi ad una opposizione “in palla”.
Sono le pillole che ci consegna la prima parte del Consiglio comunale di ieri.
Che è partito con l’unanimità alla cittadinanza onoraria al generale Achille, «persona
che ha tenuto alto il nome di Bitonto, e che ha combattuto contro la
criminalità organizzata», ha sostenuto il sindaco Michele Abbaticchio.
Rossiello (Pdl), poi, ha chiesto che la consegna del riconoscimento venga fatta
in Consiglio comunale.
A questo punto, e prima di affrontare il nodo commissioni, Franco Natilla (Pd)
chiede la sospensione dell’assise. Accettata.
Alla ripresa, nessuna sorpresa: anche l’opposizione ha eletto i suoi
rappresentanti nelle commissioni consiliari.
Da regolamento potrebbe eleggerne 3 per commissione, ma si ferma a 2 «per
coerenza della battaglia portata avanti per oltre un anno», spiegano
Domenico Damascelli (Pdl) e tutta l’opposizione.
Dopo 13 mesi, ecco le commissioni consiliari. Atipiche perchè formate da 6
componenti. 1° commissione: Febbrile, Carelli, Rutigliano, Masciale, De Palma,
Rossiello. 2° commissione: Lozito, Fioriello, Modugno, Patierno, Damascelli,
Intini. 3° commissione: Patierno, Mundo, Ricatti, Cuoccio, Labianca, Natilla.
4° commissione: Lozito, Ciccarone, D’Acciò, Fioriello, Toscano, Ricci. 5°
commissione: Carelli, Ricatti, Masciale, Gala, De Palma, Farella. Commissione
controllo e garanzia: presidente Natilla, vicepresidente D’Acciò, membri Gala,
Carelli, Rutigliano, D’Acciò, Natilla, Rossiello.
Si è proseguito, dopo il ritiro della delibera sul regolamento dei comitati di
quartiere e sui permessi di costruire, con i debiti fuori bilancio. La
discussione è subito accesa sul primo debito, con Francesco Rutigliano (Sel)
dubbioso sul compenso legale dell’avvocato che ha difeso il Comune nella causa,
a sua detta troppo alto.
La seduta è sciolta per qualche minuto, ma poi alla ripresa tutto fila liscio.
Ben più interessante il secondo debito di giornata, che ha fatto riaffiorare
atavici problemi comunali: i fitti non pagati da parte dei partiti politici. La
vicenda in questo caso è davvero singolare.
Scopriamo che Rifondazione comunista non ha pagato 6000 euro di affitto per un
immobile in piazza Marconi tra il 1999 ed il 2000. Nel 2009 scoppia il
contenzioso tra il Comune e Rosanna Perillo, già assessore durante la seconda
giunta Pice. Il Comune perde la causa perchè non è in grado di dimostrare che
l’immobile in questione sia affittato all’ex titolare delle Pari Opportunità, e
deve pagare quasi duemila euro per le spese legali.
Invece non riceverà mai i 6000 euro, perchè nel frattempo caduti in
prescrizione. Natilla borbotta e, dopo aver definito il comportamento della
Perillo «riprovevole da un punto di vista etico – morale», chiede
all’assessore al Patrimonio Michele Daucelli se ci sono altri casi
analoghi.
La maggioranza va in confusione: Sinistra ecologia e
libertà (Sel) non partecipa alla discussione, Pasquale Carelli (Laboratorio)
chiede che il provvedimento venga ritirato, ma persino gli assessori non sono
d’accordo. Ennesima sospensione. Alla ripresa, la proposta di Carelli, però,
trova accoglimento con 12 favorevoli, 8 contrari, 3 astenuti. Ritirata anche la
nomina di due consiglieri nel CdA di “Villa Giovanni XXIII”. Si è passati,
quindi, anche alle interrogazioni ed interpellanze.