È trascorso appena poco più di un mese
per l’Omnia Bitonto dal playout
contro la Molfetta Sportiva, vinto 2-0 e che ha sancito la salvezza e la permanenza nel prossimo anno nel campionato
di Prima Categoria.
Da quel giorno, il rompete le righe per
un gruppo che ora si sta godendo le meritate vacanze dopo una stagione lunga e
difficile.
Riposo sì ma non per la dirigenza, che
pensa e lavora già al futuro: per l’iscrizione
al campionato non dovrebbero esserci assolutamente problemi e difficoltà,
ma si sta ragionando in questi giorni soprattutto su a chi affidare la guida tecnica
del gruppo nella prossima stagione.
Nel frattempo, però, nonostante
l’attenzione sia proiettata a quel che sarà, non può mancare il ringraziamento
ai calciatori che hanno consentito di conservare la Prima Categoria e
soprattutto il ricordo di chi è stato sempre vicino al gruppo Omnia Bitonto,
dando un contributo notevole e fondamentale, sempre sotto traccia, nel
silenzio, agendo nell’ombra, senza mai aver ricevuto le meritate luci della
ribalta. Un gruppo di persone encomiabili, che con il loro attaccamento e la
loro passione danno forza e vigore ad un progetto come quello dell’Omnia
Bitonto. Figure importanti e fondamentali, che si affiancano senza dubbio a
tutti i calciatori che in questa stagione hanno indossato la casacca biancoblu.
Inevitabile partire dalla dirigenza. Il
Presidente Giuseppe Urbano, il
vicepresidente Antonello Orlino, il
direttore sportivo Leonardo Rubini (questi ultimi due anche calciatori), i due responsabili della juniores (poi
promossi ad allenatori della prima squadra nel finale di stagione), Michele Mancazzo ed Arcangelo Vitale, il segretario Giuseppe Pice, icona ed emblema di
quanta passione ci sia nel lavoro per il gruppo biancoblu, e l’addetto stampa Nicolangelo Biscardi.
Come non ringraziare anche gli allenatori
che si sono succeduti in questa stagione travagliata e sofferta. Si è partiti
con Raffaele De Leo (con la
collaborazione di Tommaso Pazienza),
si è tornati con Paolo Catucci,
l’artefice della promozione dello scorso anno, si è terminato col duo Mancazzo – Vitale, supportato
dall’esperienza di Pinuccio Lovero,
da sempre dirigente accompagnatore e “uomo Omnia”. Ognuno di loro, seppur con
alterne fortune, ha dato quel qualcosa che ha portato i biancoblu alla
salvezza.
Spazio, a seguire, ad una sfilza di nomi
e di persone di buona volontà. In cima alla lista, Michele Angelo Bisceglie, tuttofare, all’occorrenza guardalinee ed
addetto al servizio d’ordine; Grazia
Pice e tutti i volontari della Croce Rossa Italiana per l’interesse e la cortesia nell’aver messo sempre a disposizione, in occasione di ogni match casalingo, l’ambulanza come impegno di servizio; Vincenzo Pasculli,
preparatore dei portieri ed animo caldo, sempre pronto ad incitare tutti; Francesco Martucci, il fisioterapista
che con le sue mani ha curato problemi e acciacchi di ogni genere; Franco Noviello, mai il sorriso è
mancato sul suo volto, neanche nelle giornate più difficili; Thierno N’diaye, il suo colorito e
caloroso supporto ha strappato sorrisi e applausi ma ha dato anche un sostegno
sicuro ed immancabile; Sašha Krstic,
icona del calcio bitontino che dal primo giorno ha sposato la causa biancoblu; Domenico Racaniello, segretario per la
squadra degli allievi; Martina Fallacara,
per aver raccontato le gesta biancoblu attraverso le sue foto.
È tanto ma non è ancora tutto. Una
menzione alla carriera la meritano Luigi
Perrini ed Alessandro Sicolo,
hanno lasciato il gruppo Omnia Bitonto dopo averlo seguito nei suoi primi
cinque anni di vita, facendo il possibile compatibilmente ai loro impegni; Antonello De Ruvo e Michele Bacco, icone delle passati
stagioni che mai hanno dimenticato il gruppo, dando la loro disponibilità anche
nei momenti di emergenza; Michele Barone,
giocatore e tifoso, pronto col suo clan di fedelissimi al seguito a sostenere i
propri compagni anche dagli spalti.
Come non citare anche quei giocatori che
ci hanno rimesso infortuni e problemi fisici e non sono più scesi in campo: è
il caso di Giuseppe Leone,
infortunatosi nel derby di gennaio e da quel giorno out, Antonio Schiavino, una spalla malandata contro il Palagiano a
Febbraio, Domenico Gentile, colpito
duro in allenamento alla mandibola e fuori sul finale di stagione.
Ed in ultimo i genitori dei giocatori,
persone che hanno messo a disposizione tempo, tifo, e nel caso delle squadre
giovanili, anche auto e supporto logistico per tutta la stagione: è lecito dare
il giusto riconoscimento ai signori Cervelli e Masciale per la prima squadra,
Balzano, De Biase, Tarantino e Marino per la juniores, Pice per l’under.
Questo è il mondo Omnia
Bitonto. Un mondo fatto di persone di buona volontà. Il grazie è rivolto a tutti. E se qualche nome sarà stato dimenticato,
anche e soprattutto a loro va questo degno riconoscimento.