In merito alle
considerazioni del consigliere e vice coordinatore provinciale del PDL,Domenico Damascelli, sull’aumento dei costi dell’acqua per l’irrigazione nei
campi (http://www.dabitonto.com/politica/r/la-regione-aumenta-del-100-il-costo-dell-acqua-per-l-irrigazione-dei-campi/495.htm),
dal Movimento La Puglia Per Vendola riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Il Coordinamento cittadino
del “Movimento La Puglia Per Vendola” di Bitonto, Palombaio , Mariotto
intende con questo comunicato stampa fornire delucidazioni riguardo la notizia sulle tariffe Arif per usi irrigui,
apparsa in data 4 giugno 2013 sulle testate online locali e che conteneva le riflessioni
del vice coordinatore provinciale del Popolo delle Libertà Domenico Damascelli.
Nonostante siano già
pervenute le dichiarazioni in merito alla vicenda da parte dell’Assessore Regionale
alle Risorse Agroalimentari Fabrizio
Nardoni, continuano le critiche del centro destra pugliese e bitontino
volte a creare una sorta di allarmismo tra i cittadini e al definire
“inconcludente” la politica della giunta regionale in un settore che
d’altronde ha visto proprio negli ultimi anni, sotto l’operato dell’ex
assessore regionale Dario Stefàno (oggi
Senatore della Repubblica), una crescita significativa riconosciuta a livello
nazionale.
L’assessore Fabrizio Nardoni ha già chiarito che “la delibera della giunta regionale n
858/2013 sulle tariffe irrigue di Arif rappresenta un atto di indirizzo e
pianificazione previsto dalla legge regionale n.3/2010 istitutiva dell’agenzia,
con la quale si fissano i criteri per la determinazione delle tariffe e dei
canoni irrigui.
Con
il medesimo atto la Giunta, senza
stabilire la decorrenza degli aumenti delle tariffe, definisce la necessità di
intervenire sugli impianti con interventi di ristrutturazione ed investimenti
necessari per ridurre i costi energetici e di gestione degli stessi.
Si
tratta di un primo passo necessario per definire una politica di tariffazione
dell’acqua per uso agricolo che, adottata congiuntamente agli interventi sugli
impianti, consentirà di razionalizzare ed ottimizzare l’uso delle risorse
idriche, oltre che rendere omogenei i costi dell’acqua per uso irriguo emunta
dai pozzi regionali, sia che gli stessi siano gestiti dai consorzi di bonifica
che dall’Arif. Eliminando così un elemento di distorsione, avvertito dal mondo
agricolo, per il quale terreni contigui attualmente sostengono costi dell’acqua
per uso irriguo differenti. Evidente è che l’aumento potrà essere praticato da
Arif solo in presenza di tutte le condizioni definite nell’atto di indirizzo
della Giunta.
La
più approfondita conoscenza della questione avrebbe evitato di creare
allarmismi nel mondo agricolo già provato dalla crisi dei consumi, e che
certamente non avverte il bisogno di essere strumentalizzato da polemiche
politiche sterili e dannose.”