Talvolta,
da bambini, basta un tiro un poco più deciso a rovinare il gioco.
Il
pallone inizia a sfrecciare alla velocità della luce, prende una direzione
inaspettata e puntualmente colpisce la testa canuta di un passante.
Segue, poi,
quella frase fatidica che ferisce più di uno schiaffo.
“Ce u ma forèu u palloun?”, urla spesso
il malcapitato.
E
così, generazioni di bambini crescono con il terrore della sfera bucata.
A
Mariotto, nei mesi caldi, il conflitto tra anziani e ragazzi si ravviva.
Entrambe le categorie, infatti, rivendicano il diritto a servirsi dell’unico
spazio destinato allo svago, cioè la piazza del paese.
E
a dare il via alle polemiche, ogni anno, c’è sempre un immancabile e sgradevole
episodio.
Nei
giorni scorsi, per esempio, un signore se ne stava beatamente seduto su una
panchina quando è stato colpito da una pallonata. Un gesto che al pover’uomo è sembrato
intollerabile più per la maleducazione dei ragazzi che per il colpo in sé.
Pertanto,
indispettito, ha scritto una lettera al sindaco.
Dal
canto suo, il primo cittadino ha sottoposto il problema all’attenzione della
Polizia locale e perciò in questi giorni, quando la piazza inizia a farsi più
affollata, i Vigili vietano agli adolescenti di giocare.
Talvolta,
persino di andare in bicicletta.
Ma
i genitori disapprovano e lamentano misure troppo restrittive per i propri figli.
“Dove devono giocare i nostri ragazzi?”,
protesta una madre, “se stanno per
strada, dinanzi alle nostre abitazioni, si lagnano i vicini. Qui non abbiamo
altri spazi”.
La
questione, quindi, appare di difficile soluzione e rischia di esasperarsi nei
mesi a venire.
“Sarebbe auspicabile che gli agenti della
Polizia Municipale”, spiega il consigliere De Palma, “usino un po’ di buonsenso nel trattare il problema e valutino ogni
singolo caso. Non sempre chi sta giocando è motivo di disturbo o di pericolo
per gli altri frequentatori della piazza”.
E,
inoltre, per il consigliere si potrebbe anche valutare “l’opportunità di emanare un’apposita ordinanza che disciplini le
attività che possono essere svolte nella piazza e i relativi orari”.