In attesa della finalissima di domenica prossima che vedrà opposti i neroverdi al Real Gioia, è tempo di dare i numeri ed i voti ai leoncelli. Voti e numeri di una stagione incredibile sotto tanti punti di vista.
VITUCCI 8: E’ il portiere meno battuto del campionato con soltanto 19 gol subiti. Già aveva dimostrato l’anno scorso di essere un “buon numero 1” (come dimenticare le parate da urlo contro il Giovinazzo in casa?), ma questa stagione ha blindato ancora di più la sua posizione. Alcuni interventi assolutamente pregevoli e degni di grande fattura. Insuperabile.
COLAMOREA 7: Da preparatore dei portieri si trasformava in secondo numero uno. Non tante apparizioni per lui, ma grande uomo spogliatoio e grande professionista. Come dimenticare la sua parat(on)a in quel di Palagiano? Gregario.
RAGONE 7,5: Una delle prime grandi sorprese di questo campionato. Il giovanissimo “Maicon” neroverde è entrato in possesso della fascia destra nella terza partita di campionato, a Putignano, e non l’ha più abbandonata. Per tantissime partite, è stata una vera e propria spina nel fianco nelle difese avversarie. Poi un normale calo nell’ultima parte del campionato, ma nessuno ti mette al rogo, caro Nino. Telepass.
RUGGIERO 8,5: Davvero una stagione strepitosa la sua. Sia da centrale che da esterno di difesa, non ha lasciato un centimetro agli attaccanti avversari. E, in tre occasioni, non ha disdegnato la marcatura personale. Anche per il giovane difensore barese vale lo stesso discorso di Vitucci: crescita esponenziale davvero importante, e grande grande feeling con mister Forziati. Muraglia cinese.
AMORUSO 8: Ad inizio stagione aveva detto che questo sarebbe stato il suo ultimo campionato. Bhè, lo ha onorato più che magnificamente formando, con Ruggiero, una coppia “spauracchio” per gli avanti avversari. Laddove non riusciva magari con la tecnica, si districava con l’esperienza. E i risultati sono stati lo stesso eccezionali. Muro invalicabile.
ZACCARO 8: Tornato all’ombra dell’olivo, il buon Michele non ha avuto difficoltà ad ambientarsi. Anche se arrivato a novembre, è come se fosse fin da subito presente nei meccanismi difensivi della squadra. Ha bagnato il suo esordio con il gol, e poi ne ha fatto anche un altro. Da centrale come da terzino, il risultato è immutato. Roccia.
PAPEO 6,5: Non è una bocciatura. Purtroppo Michele quest’anno ha giocato poche partite, per i più svariati motivi. Ed è difficile giudicarlo. Michele, comunque, merita un bel 10 per il derby di ritorno con l’Omnia: dopo lo scontro di gioco e lo zigomo rotto a Leone, negli spogliatoi il suo pensiero è rivolto all’attaccante avversario, e versa lacrime di preoccupazione. L’umanità è un valore da grandi uomini. Vero uomo.
SERAFINO 7: Se Ragone è stato la spinta sulla destra, per molto tempo Peter è stato il motore della fascia sinistra, tanto da essere preferito spesso ad un “veterano” come Papeo. Buonissima prima parte di stagione per il giovanotto, poi però ha giocato sempre meno e non ci ha più regalato le sue sgroppate. Giovane di belle speranze.
PIPERIS 9: Stagione straordinaria la sua. Arrivato in prestito dal san Paolo, il centrocampista tuttofare ha avuto una ascesa davvero incredibile. Stantuffo inesauribile a metàcampo, dal 1′ al 90′ mordeva sempre le caviglie agli avversari, pressava in continuazione, recuperava palloni in quantità industriale, Oltre a tutto ciò, si è preoccupato più volte di raffinare la tecnica e di bucare per 8 volte la rete avversaria. Il “Marchisio” neroverde. Insostituibile.
MILELLA 8,5: Con Piperis ha formato una vera e propria diga a centrocampo. Se Piperis era il “Marchisio” della situazione, lui, Arcangelo Milella, era il Pirlo. Dettatore di tempi, ordini e geometrie a centrocampo. Con il piede fatato anche su punizione. Dopo cinque mesi splendidi, tira un po’ il fiato a fine stagione. Ma può permetterselo. Geometra.
SANGIRARDI 7,5: L’esempio lampante di giocatore con classe che non ha bisogno di integrarsi. Arrivato a febbraio, non ci ha messo tanto con la sua esperienza a far ammirare il suo estro. Giocatore abilissimo con la palla al piede, abilissimo negli inserimenti. Più due gol all’attivo. Niente male davvero. Ottimo acquisto.
MARINELLI 7: Con Piperis e Milella a farla da padrone, a centrocampo c’era davvero poco spazio per tutti. Francesco, però, talento purissimo del calcio neroverde, ha usato davvero bene le sue chance e si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Il gol contro il Mottola è il giusto premio. Talismano.
ROSELLI 7,5: A 37 anni il buon Nicola si è rimesso in discussione in Prima categoria, dopo aver girato tanto e calpestato campi anche di serie C. E’ uno degli artefici del gran campionato neroverde. Magari lo scatto non è più quello dei tempi brillanti, ma l’abnegazione non scende di un millimetro. Sia se gioca a centrocampo, sia se gioca terzino difensivo. Ci ha deliziato anche con grandi gol su punizione. Chiedere a Filomena del Pezze per conferme. Capitano.
MORGESE 7: Non ha giocato tantissime volte sul campo. Ma la sua partita, il buon Francesco Guerriero, l’ha sempre fatta fuori dal rettangolo di gioco. Grande uomo squadra, grande consulente di mercato di mister Forziati la scorsa estate, grande professionista fuori dal campo. Forse anche per lui questa sarà la sua ultima stagione. Essenziale.
SANTORUVO 6: Troppe poche partite per giudicarlo. Quest’anno non ha avuto le occasioni per far emergere la sua classe cristallina, come fatto vedere l’anno scorso. Il suo merito, però, è di non aver mai protestato contro le scelte che venivano fatte. Esempio.
DE PALO 7,5: E’ stato il grande acquisto di gennaio. Ha fatto vedere di avere importanti numeri e giocate, ed è andato a rinforzare un gruppo già fortissimo. Ha anche segnato, e in certe occasioni gol davvero pesanti (vedi Sibillano e Pezze), ma poteva fare senz’altro di più, perchè ne ha tutte le potenzialità. Talento.
MODESTO 8: Altro grande protagonista della stagione. Classe cristallina da vendere, in tantissime partite è stato valore aggiunto della squadra. 16 gol all’attivo e, soprattutto ad inizio campionato, era imprendibile per le difese avversarie. Cresciuto anche a livello comportamentale, ha però la grande macchia dell’espulsione nel big match contro il Modugno, e di non aver dato un notevole contributo nelle gare che contavano. Derby a parte. Immarcabile.
TERRONE 9,5: Il grande protagonista della stagione. Con i suoi 20 gol, ha trascinato la squadra ad un passo dalla promozione diretta. Grande attaccante davvero Nando, che molte volte faceva reparto e spallucce da solo. Mai sopra le righe, e davvero sempre corretto in campo. Esempio.
CESARIO 8: La grandissima sorpresa del campionato neroverde. Stagione davvero notevole per il velocissimo attaccante barese. Forse poteva essere utilizzato maggiormente, ma ha sempre dimostrato grande classe, grande capacità di avere la palla tra i piedi, e grande velocità. Impossibile far finta di non aver visto la giocata da applausi contro il Pezze domenica scorsa. Attaccante di scorta.
VASTANO 7: Stagione difficile per il bomber barese. L’anno scorso aveva incantato tutti. Quest’anno, purtroppo, ha giocato con il contagocce ed è stato attanagliato dai problemi personali e fisici. Si è ripreso a fine stagione, dove ha fatto la sua onorabilissima parte siglando anche 4 reti. Professionalità da vendere.
RICCIARDI 7: Anche lui non ha disputato tante partite. Dopo un brillante inizio di campionato, si è un po’ eclissato in panchina, dove mister Forziati lo relegava spesso. Recuperato da mister D’Addabbo, lo ha ricambiato con due gol in quattro partite. Utilissimo.
A parte, poi, meritano un grande applauso i giocatori che hanno iniziato la stagione, ma poi andati via: Lieggi, Bonasia e l’argentino Alfonso, Marzulli, De Caro. Hanno dato il loro onesto e sincero contributo alla causa.
Un bel 9 va poi a mister Forziati ed al suo secondo Picone. E’ lui, da qualunque punto di vista lo si guardi, il grande fautore di questa grande stagione. E’ riuscito a mettere insieme, in pochissimo tempo, una squadra completamente nuova e ricca, sulla carta, di “prime donne” come Roselli, Modesto, De Palo, Terrone, ed altri. Ha creato un grande gruppo che per tante partite ha giocato davvero un bel calcio. Ed i risultati (ed i numeri) parlano per lui.
La sua unica colpa? Non aver vinto il campionato, grande obiettivo stagionale. Ma a lui dobbiamo dire soltanto “grazie”.
“Grazie” anche all’attuale mister, Gino D’Addabbo. Avrà anche ereditato una Ferrari in corsa, ma non si possono non notare la sua personalità e la sua voga per il calcio offensivo. Voto 7. Alla persona ed al professionista.