La Rsa si apre e diventa comunità, diventa vicina, sempre più a servizio delle persone.
È il nuovo obiettivo, dopo i due anni di pandemia, che si sono prefissati dalla Fondazione Villa Giovanni XXIII di Bitonto: ieri, in pienissimo centro cittadino, (via Matteotti, 4) dinanzi alle autorità ecclesiastiche e politiche cittadine, è stato infatti inaugurato il «Centro di Ascolto, Informazione e Orientamento». Un luogo fisico dove l’utenza potrà incontrare personale qualificato per poter avere risposte ad un bisogno ed essere indirizzata nel migliore dei modi verso i vari servizi che la Fondazione, da oltre 150 anni: casa di riposo, centro Alzheimer, condominio solidale, solo per citarne alcuni.
Questo sarà un punto di riferimento non soltanto per la città, ma anche per l’hinterland barese: «Servirà ad ascoltare le esigenze dei cittadini – ha spiegato Giovanni Procacci, presidente del nuovo Cda della Fondazione -. All’interno delle famiglie ci sono sempre anziani, fragilità, disabilità, e qui ci sarà a disposizione personale qualificato che indirizzerà verso le soluzioni più giuste. Tutti devono sapere che in questo luogo troveranno conforto e indicazioni per quell’assistenza domiciliare che rappresenta il futuro, così come previsto e richiesto anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Chi ha bisogno e ha necessità di assistenza va curato innanzitutto a casa, con tutti gli strumenti necessari, solo in casi estremi va portato nelle Rsa».
Il personale, infatti, valuterà, «dopo aver ascoltato le esigenze, quello che è il percorso di presa in carico che possiamo attivare – ha spiegato Nicola Castro, direttore della Fondazione -. Immaginiamo di attivare un’assistenza domiciliare in senso lato, pensando ad un pasto caldo o al servizio lavanderia, fino al trasporto solidale, e tutta una serie di attività che dovranno guardare non solo ai non auto-sufficienti, ma anche ai “giovani anziani”. Dobbiamo aprirci, infatti, alla cosiddetta “Silver economy”: bisogni di ultra50enni che sono composti anche da necessità di relazioni, turismo, cultura, per cui sarà necessario attivare altre sinergie con il territorio. Bitonto ha una potenzialità enorme e noi sogniamo che questo luogo diventi tutto questo, per realizzare quel senso di comunità di cui si ha tanto bisogno».
«Tessere reti di prossimità – ha concluso Mons. Giuseppe Satriano, della Diocesi di Bari – Bitonto – è la sfida che dobbiamo assumere tutti e la Fondazione, attraverso questo centro, darà vita a questa responsabilità civica importantissima».
E non sarà l’unica sfida della Fondazione che, con l’Asilo Santa Lucia, cercherà di fronteggiare anche la devianza minorile, piaga per cui, per il sindaco Michele Abbaticchio, presente all’inaugurazione, bisognerebbe agire a partire dai genitori.
L’occasione è stata propizia per presentare il nuovo Cda che, oltre a Procacci alla guida, vede vicepresidente Andrea Vacca, consiglieri Giuseppe Lonardelli, Belisario Carbone e Crescenzo Rizzi.