Dal consigliere comunale Franco Natilla (I Riformisti – Fronte del Lavoro) riceviamo e pubblichiamo:
Esprimo profonda preoccupazione per una recente scelta dell’Amministrazione Comunale. Con la Determinazione del Servizio Territorio n. 508/28 del 28 aprile 2025, sono stati conferiti due incarichi professionali per un importo complessivo di 224.341,00 euro, suddivisi tra un ingegnere e un architetto, senza procedura comparativa né avviso pubblico.
È lecito domandarsi se un’Amministrazione che si richiama alla legalità e alla trasparenza possa affidare incarichi di tale entità senza garantire equità, rotazione e meritocrazia.
Desta perplessità il fatto che uno dei tecnici incaricati, come risulta dal suo CV agli atti, abbia fatto parte dello staff dell’ex sindaco di Bari, figura politicamente vicina ad alcuni componenti dell’attuale maggioranza. Un elemento che solleva interrogativi sull’imparzialità delle scelte.
Pur riconoscendo le competenze indicate nel CV, ritengo che molti altri professionisti locali avrebbero potuto vantare esperienze analoghe, se fossero stati messi nelle condizioni di partecipare.
Tale scelta rappresenta un’occasione mancata per valorizzare ogni competenza del territorio e per dare un segnale di reale apertura e trasparenza alla comunità professionale.
Precedenti analoghi si sono già verificati, ad esempio con gli incarichi per i progetti PNRR, assegnati con criteri poco trasparenti.
Per questo, sin dall’insediamento di questa amministrazione ho chiesto con forza, in Consiglio Comunale, l’istituzione di un albo comunale di tecnici – ingegneri, architetti, geometri – da cui attingere in modo chiaro, regolamentato e trasparente. Una proposta semplice, equa, di buon senso. Ma questa maggioranza continua a fare orecchie da mercante.
Alla luce di quanto esposto, chiedo la revoca all’Amministrazione Ricci della Determinazione n. 508/28 del 28/04/2025, per ragioni di opportunità amministrativa e nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza.
Bitonto merita legalità e correttezza nelle scelte amministrative.