Anche quest’anno, il Prefetto di Bari ha diffidato il Comune di Bitonto per la mancata approvazione nei termini di legge del rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2024.
Insorge l’opposizione. “Si tratta dell’ennesima e gravissima prova dell’inadeguatezza amministrativa della maggioranza di centrosinistra che governa la città. Non si tratta soltanto di un adempimento disatteso, ma di un segnale allarmante di disorganizzazione, superficialità e mancanza di rispetto delle istituzioni in perfetta continuità con la precedente amministrazione centrominestra, versione remix e del centrosinistra.
È inaccettabile che il Consiglio comunale non sia stato in grado di approvare il documento contabile, fondamentale per garantire trasparenza e regolarità. Un fatto grave che ha richiesto l’intervento della Prefettura, che ha persino formalmente diffidato il Consiglio, preannunciando l’avvio della procedura per lo scioglimento in caso di ulteriore inadempienza“, è la nota dei consiglieri comunali Domenico Damascelli, Francesco Toscano, Carmela Rossiello (FdI), Onofrio Altamura (Patto Comune).
“La diffida non è un semplice atto dovuto, come si vorrà far credere, bensì un atto prefettizio che rimarca come la politica che governa la Città di Bitonto sia sempre un passo indietro agli atti amministrativi necessari al buon governo esponendo così Bitonto al rischio di un commissariamento.
Ebbene, come puntualmente sollecitato lo scorso 8 maggio in Conferenza Capigruppo, l’amministrazione comunale nonostante il ritardo già consolidato avrebbe dovuto reagire dando subito un segnale di efficienza politica portando il rendiconto di gestione 2024 in approvazione alla prima data utile purtroppo, però, la maggioranza di centrosinistra non ha perso l’occasione per ritardare ulteriormente e aspettare fino al 4 giugno per “tentare” l’approvazione del rendiconto 2024.
Più precisamente il motivo del ritardo e della calendarizzazione del prossimo consiglio comunale al 4 giugno, in cui sia andrà a discutere, appunto, il rendiconto di gestione finanziario, sarebbe dovuto dalla mancanza per la maggioranza di centro sinistra dei numeri in aula consiliare necessari all’approvazione in una data antecedente“, rincara la dose Ivan Lorusso (FdI).