Una festa per accogliere l’ex datore di lavoro Girolamo Scoppio, un tempo proprietario delle Autolinee Paolo Scoppio e Figlio, tornato dal Canada come fa di tanto in tanto, oltre che per motivi familiari, anche per mantenere sempre stretto il legame con la natìa Bitonto. Ad organizzarla, un gruppo di ex dipendenti coordinati da Emanuela La Bianca che, all’epoca, gestiva la Scoppio Viaggi (agenzia collegata alle omonime autolinee) e dall’ex autista Franco Marrone. Per essere precisi, ad accogliere l’ex imprenditore sono stati i “dipendenti anni ’80 delle mitiche aziende Viaggi e Autolinee di Girolamo Scoppio”, come recita la dicitura stampata sulla torta realizzata per l’occasione. Proprio coloro che lavorarono per lui prima che, nel ’97, l’azienda fosse venduta e la sede legale fosse trasferita a Gioia del Colle.
Una commovente occasione di ritrovo non più tra imprenditore e dipendenti, ma tra amici di lunga data che si ritrovano dopo anni. Un clima che non ha lasciato indifferente lo stesso Girolamo, per tutti don Mimì, commosso dall’accoglienza riservatagli dai suoi ex collaboratori, ormai tutti in pensione. «Vi ringrazio per avermi fatto tornare alla mente quegli anni» è il messaggio che ha rivolto loro, ricordando i momenti salienti di una storia che, per lui, intreccia ricordi professionali a memorie personali e familiari.
L’imprenditore 89enne vive oggi a Toronto, dopo essersi trasferito negli anni ’90. È figlio di Paolo, colui che, oltre un secolo fa, nell’ottobre 1920, per essere precisi, fondò, l’azienda insieme al fratello Nicola.
«Fu la prima società di trasporti automobilistici, in Puglia, ad avere in concessione la tratta Bitonto – Santo Spirito (la località balneare oggi barese all’epoca era una frazione bitontina, ndr)» ricorda il figlio Girolamo, aggiungendo che questa prima società, nel ’27, fu sciolta e il padre assunse in proprio la gestione dei servizi automobilistici, dando vita a quelle che, ancora oggi, sono le Autolinee Paolo Scoppio e Figlio.
Girolamo ne prese le redini nel 1956. Dal 1962 a lui si affiancò la moglie Myriam Lozupone, figlia di Vitantonio, che fu presidente della Provincia di Bari (1956-1962) e sindaco di Giovinazzo (1946-1954) e di Bari (1962-1964).
Il padre Paolo Scoppio morì nel 1971 e a lui, nel ’97, l’amministrazione bitontina guidata da Umberto Kühtz volle intitolare una via, nella zona artigianale. «Fu il pioniere nel campo dei servizi automobilistici di linea» recitava l’atto di giunta numero 1176/1997.
Le Autolinee Scoppio hanno avuto un ruolo importantissimo nella storia di Bitonto e della Puglia, dando la possibilità a tanti lavoratori e studenti di spostarsi e aumentando i contatti tra le diverse comunità dell’attuale area metropolitana di Bari, tra cui Bitonto, Palo del Colle, Bitetto, Sannicandro, Grumo, Adelfia e tanti altri centri del barese. Non solo. Diverse sono state le linee regionali che ha gestito durante la lunga storia dell’azienda. Senza contare importanti linee ministeriali come Bari – Montecatini, Bari – Terme di Abano e i collegamenti tra Puglia e Sicilia.
Il ruolo storico avuto dall’azienda che fu di Girolamo Scoppio è stato riconosciuto anche dal sindaco Francesco Paolo Ricci che ha voluto incontrarlo, insieme alla vicesindaca Marianna Legista, per porgere i saluti dell’attuale amministrazione comunale e per rendergli omaggio, regalando una copia del libro “Il racconto della pietra – La Cattedrale di Bitonto”, del professor Nicola Pice.