Scossoni nella maggioranza di Francesco Paolo Ricci. Il consiglio comunale di domani si preannuncia incandescente e non soltanto per la calura estiva.
Le scosse telluriche provengono da più fronti: da un lato quello dell’aumento della Tari – che arriverà al 10,66 percento per i privati (circa 60 euro a famiglia) e al 15 percento per le aziende – che ha portato, durante una riunione di coalizione, a chiedere un rinvio del punto, per poter leggere attentamente le carte, comprendere da dove derivino gli aumenti, così da poterli anche chiaramente spiegare ai cittadini (che devono in sostanza mettere mano al portafoglio).
Una baraonda che ha portato ad una comunicazione informale in cui si spiega come verrà proposto il rinvio di due punti all’ordine del giorno, tra cui quello sulle tariffe Tari. Il consiglio avrà comunque inizio alle 17.30.
Ammesso che si possa celebrare vista l’assenza di alcuni consiglieri (di maggioranza) per questioni lavorative.
E se di comunicazioni non ufficiali dobbiamo parlare, si arriva all’altra scossa – che ha sortito l’effetto sperato – della consigliera dem Antonella Vaccaro che, nei giorni scorsi, ha inviato un lungo messaggio nel gruppo whatsapp degli iscritti, formato da 300 componenti (e non doveva stare un parente, un cugino, un amico di chi scrive, che ci siamo così tanto arrabbiati sui social?) in cui comunicava la volontà di dichiararsi indipendente. Una scelta maturata non solo in questi mesi ma, probabilmente, nell’ultimo anno i rapporti si erano particolarmente incrinati, a cominciare dal presidente del consiglio e dall’assessore e segretario cittadino del Pd, Francesco Brandi.
Tra le motivazioni addotte da Vaccaro la mancata “discussione dei provvedimenti e atti di indirizzo della giunta”, oltre all’assenza di una “preparazione né per gli argomenti di carattere politico generale, né riguardanti l’amministrazione e il futuro della città”.
Certo, a quanto si vocifera, non sono mancate interlocuzioni telefoniche tra Vaccaro e Brandi, come anche una riunione imminente all’interno del Partito su corso Vittorio Emanuele.
Al centro del dibattito sicuramente la presenza proprio di Brandi che ha finito il suo mandato da segretario ad aprile scorso e si è in attesa di un nuovo congresso per scegliere il successore: in una intervista, di gennaio 2023, l’assessore annunciò che avrebbe lanciato “il congresso cittadino che si dovrebbe celebrare nella primavera 2024” (che, invece, potrebbe arrivare tra agosto e settembre) e che nonostante il doppio incarico, non avrebbe lasciato nessuno dei due incarichi “perché voglio prospettare – disse – un percorso di avvicendamento non traumatico. Il circolo di Bitonto sta ritrovando il suo equilibrio dopo il disorientamento dovuto alla nuova situazione di governo cittadino, con tre consiglieri e il presidente del consiglio comunale eletti, e un assessore nominato”.
Certo è che Brandi – entrato da soldato proveniente dal mondo delle civiche ‘abbaticchiane’ e uscito generale – tiene dalla sua due ottimi risultati elettorali consecutivi: quello delle amministrative, che ha portato alle Comunali del 2022 ben 3302 voti (11,89 percento delle preferenze) riuscendo ad ottenere ben quattro seggi in consiglio, e alle Europee dov’è stato ancora il primo partito con 6928 voti, sfiorando il 40 percento dei consensi, aiutato sicuramente dall’”effetto Decaro”. Sostituire Brandi, sarà sicuramente un dilemma: servirà affidarsi ai santissimi o a qualche nuovo iscritto da far “salire sulla nave“.
L’“Onda Decaro” ha aiutato anche il buon ex sindaco Michele Abbaticchio che, probabilmente, sta riuscendo ad ottenere il suo primo risultato davvero soddisfacente con il suo amico Antonio, dopo il fallimentare progetto di Italia in Comune, che si è sciolto come neve al sole.
Chissà se bolla in pentola un nuovo progetto proprio del già primo cittadino, che potrebbe chiamare a raccolta diversi dei suoi – tra già consiglieri o ex consiglieri – per tornare in pista.
Intanto, domani, oltre al “vocìo” riguardante la Vaccaro, un’altra consigliera si dichiarerà indipendente (e forse per la prima volta in sette anni la sentiremo parlare al microfono per fare una dichiarazione!): la lettera è stata già formalizzata al segretario generale. Attendiamo di conoscerne le motivazioni.