A sedici giorni dalla sua proclamazione, il sindaco Francesco Paolo Ricci pare abbia scelto la squadra che lo accompagnerà in questo suo primo mandato alla guida di Bitonto, Palombaio e Mariotto. Sono stati giorni difficili, ma finalmente sarebbe stata trovata la quadra per la nomina del vicesindaco, degli assessori e il conferimento delle deleghe.
L’ufficialità dovrebbe arrivare domani nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Gentile.
La carica di vicesindaco pare toccherà ad una donna. Si tratta di Marianna Legista (Rete Civica) che manterrebbe le deleghe assessorili ai servizi demografici, cimiteriali e alle pari opportunità, assegnatele durante la precedente amministrazione diretta da Michele Abbaticchio.
Per le altre due quote rosa, invece, sarebbe stata disattesa l’ipotesi di dare fiducia a iscritte nelle liste Più Si e Officina Partecipata Laboratorio. Nuovo assessore ai servizi sociali sarebbe, infatti, Silvia Altamura di Democratici per la Puglia che dovrebbe essere anche nominata responsabile dell’ufficio di piano. È attualmente assistente sociale presso l’Asl di Bari.
Le deleghe assessorili all’innovazione tecnologica, al marketing, al turismo sostenibile e alla programmazione comunitaria, invece, sarebbero state assegnate ad un’esterna. Si tratta della giovane architetto Serena Schiraldi, che pare sia vicina alle idee e obiettivi sposati dagli iscritti nella lista di Officina Partecipata Laboratorio.
Tra gli uomini, entrerebbe a fare parte della squadra di governo Francesco Brandi, segretario del Partito democratico che diventerebbe il nuovo assessore all’urbanistica, al bilancio e al coordinamento dei fondi del Pnrr.
Già assessore alla polizia locale nella precedente consiliatura, dovrebbe essere confermato Cosimo Bonasia di Democratici per la Puglia. A lui dovrebbe essere assegnata anche la delega alle attività produttive.
Christian Farella, eletto tra le fila di Strada in Comune e già segretario particolare del sindaco Abbaticchio, sarebbe stato invece individuato come assessore alla Pubblica Istruzione, Personale, Politiche giovanili e Portafuturo.
Pare sia stato più difficile, dopo diverse riunioni della coalizione di centrosinistra condotte con animo non tranquillo, sciogliere il nodo dell’assessorato all’ambiente. Sarebbe stato assegnato a Giuseppe Santoruvo di Per Bitonto, consigliere della maggioranza del governo Abbaticchio, a cui toccherebbero anche i Lavori Pubblici.
Sorpresa per la sua nomina. Tra i corridoi di Palazzo Gentile sembrava fosse più che certo che a lui sarebbe toccato il più alto scranno della massima assise. La maggioranza, però, sembrerebbe preferire come presidente del Consiglio l’avvocato ed ex consigliere Domenico Pinto, secondo nome del Pd. In ultimo, non per importanza, le deleghe assessorili alla cultura, al contenzioso e allo sport le dovrebbe trattenere il sindaco Ricci.
Prossimo passo sarà anche l’ufficializzazione della maggioranza al fianco del nuovo primo cittadino.
Per il Pd, Brandi, ormai assessore, lascerebbe il posto al primo dei non eletti, vale a dire Michelangelo Bratta, che siederà in Consiglio insieme a Pinto, Antonella Vaccaro e Francesca Giordano.
Per Strada in comune, a Emanuele Avellis e Nicola Acquafredda si aggiungerebbe il vicesindaco uscente Rino Mangini.
Per Bitonto vedrebbe Sergio Ragno al fianco di Marida Milo Milo.
Per Rete Civica, invece, il posto lasciato libero dalla Legista sarebbe occupato da Antonio Bellavista, terzo della lista per preferenze dietro a Fabio Fiore.
Stessa cosa per Democratici Per la Puglia, con l’assessorato a Bonasia, in consiglio entrerebbe Maria Grazia Gesualdo con Teresa Carbone.
A completare i 15 di maggioranza Francesco Giordano (Officina Partecipata Laboratorio) e Domenico Nacci (Più SI).
L’opposizione, guidata da Domenico Damascelli, invece, potrà contare su: Francesco Toscano e Carmela Rossiello (Damascelli Sindaco), Arcangelo Putignano e Vito Antonio Labianca (Bitonto Cambia), Franco Scauro (Bitonto solidale), Ivan Francesco Aurelio Lorusso (Fratelli d’Italia), Onofrio Altamura (Patto Comune) e Franco Natilla (I Riformisti – Fronte del Lavoro).