UFFICIO STAMPA FRANCESCO PAOLO RICCI
«Mentre la destra divide, per la sinistra è fondamentale unire le persone. Alla radice di tutte le culture autoritarie vi è la volontà di iniettare un sentimento di paura, salvo poi offrire la soluzione al problema in cambio di un po’ di libertà».
È così che, citando Dossetti, Gianni Cuperlo, esponente del Partito Democratico e della sua direzione nazionale, si è espresso a proposito del Daspo Urbano. Una misura che, per la coalizione, andrebbe a colpire persone che hanno bisogno di politiche che favoriscano il recupero educativo, non di essere ulteriormente marginalizzate.
Cuperlo, insieme a Debora Serracchiani e Simona Flavia Malpezzi, rispettivamente capigruppo Pd in Camera e Senato, e al deputato Pd Marco Lacarra, è stato a Bitonto per sostenere Francesco Paolo Ricci, candidato sindaco di Bitonto, Palombaio e Mariotto, per la coalizione di centrosinistra.
Cuperlo, nel suo intervento, ha affrontato anche il tema agricoltura, sostenendo la necessità di approfittare di tutti gli strumenti messi a disposizione dalla Pac (Politica Agricola Comune), unico strumento che può consentire al settore di sopravvivere. E sul tema delle politiche europee si esprime Debora Serracchiani, invitando a sostenere il centrosinistra perché il prossimo sindaco ha delle possibilità in passato non erano previste: «Stiamo affrontando oggi diverse difficoltà. Ma abbiamo a disposizione anche grandi opportunità di avere risorse che possono essere investite in questa città nei prossimi anni. Il prossimo sindaco non potrà stare a guardare, ma dovrà avere le idee chiare. E bisogna essere dalla parte dell’Europa. Noi lo siamo. Dall’altra parte c’è chi non è in nessuno dei grandi partiti europei. Quando ci sarà da difendere gli interessi italiani in Europa, noi ci saremo, gli altri no. Scegliere la persona giusta è, questa volta, una responsabilità ancora superiore».
«Da questa parte si condivide. C’è chi pensa ad una politica che si basa sul “Noi”. Noi siamo per la comunità. Dall’altra c’è una politica basata sull’Io» è il pensiero di Simona Flavia Malpezzi che ha messo in guardia non dalle liste civiche, «che sono importanti perché possono avere una storia e possono raccogliere persone interessate a condividere proposte senza legarsi a partiti», ma dalle liste civetta «che nascono come i funghi in campagna elettorale per coprire determinate situazioni e creano confusione. Quelle noi non le vogliamo perché non portano storie, ma interessi dei singoli».
«Le nostre sono vere liste civiche. Non abbiamo liste personali – conferma Francesco Paolo Ricci – Con me ci sono tante donne e tanti uomini valenti e impegnatissimi sul territorio. La nostra non è solo una coalizione elettorale, ma una vera e propria squadra, pronta ad amministrare la città, affrontando, insieme, ogni sfida. La nostra non è demagogia, ma realtà».
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