Sarà per molti un Natale indimenticabile, aiutati dal Presepe vivente abbiamo guardato con gli occhi di Francesco la nascita del Bambino Gesù, con sguardo e occhi di tenerezza.
Il primo anno del Presepe vivente a San Leone, ideato e costruito dai nostri validi collaboratori (Tina Masciale, Saverio Vacca e Franco Pazienza per la grande parte logistica e all’imprenditore Cosimo Fallacara per il dono dei paletti in legno; mentre per il Presepe permanente Salvatore Fiengo, Damiano e amici del presepe, con Michele e Vincenzo), ha visto l’entusiasmante collaborazione di circa 50 figuranti – piccoli e grandi, Famiglie e Anziani – tutti assieme in abiti medievali rendendo la prima edizione imperdibile, unica e speciale. Grazie anche alla collaborazione di tanti volontari per il servizio d’ordine e, in particolare, alle donne infaticabili e immancabili, per la realizzazione delle varie degustazioni.
Sei le scene realizzate, oltre a un Presepe stabile realizzato a più mani e visitabile fino al 2 Febbraio. 4 le date della rappresentazione del Presepe vivente con numeri da capogiro, per un totale di 5000 visitatori: il 29 e il 30 Dicembre con degustazione della bruschetta nella prima serata e delle pettole nella seconda. Nel 2024 nei giorni 3 e 5 con degustazione di caldarroste nella terza serata e delle frittelle nella 4 serata. Sempre il 5 Gennaio alle ore 17 – partendo da Piazza Santa Chiara – abbiamo vissuto la magica esperienza dell’arrivo dei Magi.
Il Parroco fra Leonardo Civitavecchia, che ha voluto con tutti i frati e CPP, la realizzazione del Presepe vivente nella nostra Comunità, ha sottolineato più volte che: “Il presepio ci invita alla contemplazione. E se vogliamo festeggiare davvero il Natale riscopriamo attraverso il presepe la sorpresa e lo stupore della piccolezza, la piccolezza di Dio, che si fa piccolo, che non nasce nei fasti dell’apparenza, ma nella povertà di una stalla. E per incontrarlo bisogna raggiungerlo lì, dove Egli sta; occorre abbassarsi, occorre farsi piccoli, lasciare ogni vanità, per arrivare dove Lui è. E la preghiera è la via migliore per dire grazie di fronte a questo dono d’amore gratuito, dire grazie a Gesù che desidera entrare nelle nostre case e nei nostri cuori. Sì, Dio ci ama così tanto da condividere la nostra umanità e la nostra vita. Non ci lascia mai soli, è al nostro fianco in ogni circostanza, nella gioia come nel dolore. Anche nei momenti più brutti, Lui è lì, perché Lui è l’Emmanuele, il Dio con noi, la luce che illumina le oscurità e la presenza tenera che ci accompagna nel cammino” (Papa Francesco).
Ed ora, facendo tesoro di questa bella esperienza, allarghiamo i nostri sguardi verso il Presepe più grande che è il nostro povero mondo. Avvolti da belle emozioni uniche ed irripetibili, proseguiamo il nostro Cammino con una certezza in più: Gesù l’Emmanuele è il Dio con noi, e con Lui siamo tutti fratelli che si vogliono bene. Arrivederci – a Dio piacendo – al prossimo anno