«Una vittoria voluta e programmata perché, difficilmente nello sport, cosi come nella vita, intraprendo strade che non mi conducono ad ottenere il risultato massimo. Se inizio un’impresa, è per vincerla. Raramente partecipo ad un evento sapendo di fare solo presenza o essere solo un numero».
Luigi De Gennaro, 57enne, non sta più nelle pelle già da domenica pomeriggio da quando, tagliando il traguardo di Catanzaro della “Randonnèè dei due mari”, ha capito di aver vinto il Tour Magna Grecia. Cosa è? Un campionato a tappe che inizia in primavera e finisce in autunno e proprio ieri l’altro è stato l’ultimo appuntamento. In totale ce ne sono state 21, circa 5mila chilometri percorsi e 62.950 metri di dislivello scalati, per girare tutto il Mezzogiorno d’Italia, tra le bellezze di Puglia, Campania, Calabria e Basilicata. Il corridore bitontino, presidente della “Velosprint” che lui stesso ha voluto ricreare dopo anni di buio, ha totalizzato 5.750 punti e un vantaggio di 150 lunghezze sul secondo classificato. Oltre alla vittoria assoluta, il successo sarebbe stato doppio perchè il nostro ciclista ha anche conquistato il titolo di campione regionale pugliese, ma il regolamento impone la non cumulabilità dei premi tra assoluto e regionale. Poco male perchè anche quello parla bitontino perchè se lo è accapparrato Nicola Massari della “Bitontobike”. E non è tutto, perché De Gennaro è stato anche il miglior “grimpeur” avendo conquistato più punti nelle tappe di categoria “Extreme” della corsa a tappe. I punteggi sono assegnati in base alla lunghezza della randonnèè (100 punti ogni 100 chilometri e ci sono state anche tappe di 200, 300 e 600 km) che vengono moltiplicati per 1,5 in caso di corsa “grimpeur” e si riescono a racimolare solo se si finisce la fatica entro il tempo massimo. E Bitonto esulta anche perché la “Velosprint” si è aggiudicata il titolo di miglior squadra tra quelle pugliesi.
La premiazione ufficiale per Luigi avverrà nei prossimi giorni a Napoli.