Una serata sobria, piacevole, genuina, di quelle che sanno emozionare, divertire e inorgoglire. Un’oretta e mezza in perfetto stile Futsal Bitonto, insomma.
Nella suggestiva cornice del Teatro Comunale “Tommaso Traetta”, ieri sera sono stati doverosamente esaltati gli eroi che hanno da poco conquistato l’accesso nel mondo dell’A2 di calcio a cinque maschile. Grazie al patrocinio del Comune di Bitonto, rappresentato altresì dal suo primo cittadino, Francesco Paolo Ricci (risaputo sportivo e tifoso dei colori neroverdi in qualsivoglia sfumatura agonistica), sono stati celebrati dall’Amministrazione, dagli appassionati, da amici e parenti, dagli addetti ai lavori e dai supporters anche materiali, la squadra, la società, gli Uomini che hanno raggiunto uno straordinario traguardo al termine della stagione 2022/2023: la prima promozione in A2 del futsal maschile locale. Con la fresca riforma dei campionati, ancora di terza serie italica si tratta (rispetto alla B appena lasciata attraverso i playoff nazionali, ndr), ma la prima lettera dell’alfabeto non s’era mai vista prima alle nostre latitudini e questo fa tutta la differenza del mondo…
La serata-evento, gratuita e aperta all’intera comunità, si è ben preso rivelata una gran festa gioiosa per tutti i presenti, inclusi i tanti bambini accorsi, dov’è stato lungamente applaudito anche lo storico Scudetto delle sorelle Leonesse. Ma non sono nemmeno mancati momenti di profonda emozione, come quello dedicato all’onnipresente Ciccio Marrone, ricordato e onorato con la consegna a papà Pinuccio di una maglia personalizzata. Oltre che con aneddoti e puntualizzazioni a conferma di una sola, imprescindibile radice: l’eredità umana e la passione sportiva dell’indimenticato Big Ciccio dovranno rappresentare una sorta di perpetuo “passaggio di testimone” spirituale fra le generazioni di oggi e quelle di domani.
Ad aprire le danze, prima degli interventi in rapida successione del Sindaco Ricci, del DS Cozzella, del DG Mancazzo, di mister Di Bari e del capitano Orlino, un breve video emozionale sulle gesta dei nostri “Leoncelli del parquet” e l’intro verbale dell’impeccabile Master of Ceremony della serata, Danilo Cappiello.
Subito a seguire, l’intervento di Francesco Paolo Ricci, primo cittadino sportivo-tifoso-appassionato come pochi, nella storia recente della politica nostrana, si accennava già sopra. “Lo Sport bitontino finalmente è tornato ad altissimi livelli, siamo stati protagonisti di una stagione storica”, ha principiato il Sindaco. “Questa squadra meritava di essere celebrata nello ‘scrigno laico della nostra città’ (il Teatro “Tommaso Traetta”, ndr), anche perché ha scatenato in me, assieme allo Scudetto delle fantastiche ragazze del futsal, un fervente campanilismo che mi sono giocato alla grande nella chat con gli altri sindaci”. Il potere dello Sport…
Poi Vito Cozzella, il pioniere indiscusso di questo rinnovato futsal bitontino che oggi raccoglie i suoi frutti più succulenti. Colui che circa sette anni fa ha trasformato il calcetto amatoriale del sabato pomeriggio in sano agonismo, in un rituale profano bellissimo e aggregante, in un plusvalore per tutta la comunità locale. Le sue parole, mai banali: “L’identità è rimasta sempre la stessa anno dopo anno, perché l’anima della creatura ‘ruspante’ delle origini non può volare via, pur innalzandosi nettamente i livelli della competizione. Grande merito va al mister e a questi ragazzi che a dicembre erano terz’ultimi e a gennaio hanno iniziato a volare… Il futuro? Noi dobbiamo soltanto continuare a divertirci come abbiamo fatto fin qui, nonostante le tre promozioni. Questo deve rimanere il nostro credo a prescindere dalla categoria”. “Tra uomini e donne, la crescita del seguito del futsal bitontino negli ultimi anni ha del miracoloso. Uno spettacolo che può trascinare questa città anche al di fuori del mondo sportivo, anzi, lo sta facendo già da un po’!”, ha concluso così il DS, legittimamente fiero non solo per i risultati ottenuti sul campo, ma anche e soprattutto per i sinceri attestati di stima ricevuti dagli avversari toscani e lombardi affrontati ai playoff.
Poi è il turno di Francesco Mancazzo, al di là del ruolo societario ufficiale (DG), il pragmatismo fattosi persona, una figura assolutamente indispensabile. Due promozioni con il Futsal Bitonto, anni e anni di esperienza e vittorie anche nel calcio di città. “Per me lo Sport è una cosa seria”, è l’affermazione che meglio sintetizza il suo intervento, seguito dalla breve apparizione del Mago della Panchina – già riconfermato sul campo per la prossima stagione, sia chiaro – mister Pietro Di Bari, il “pazzo visionario” che a dicembre, con la squadra terz’ultima in classifica, credeva ancora alla risalita playoff. Da vincere, of course. Il classico condottiero scafato di poche parole, tanti fatti e che sa flirtare con il trionfo come pochi altri in circolazione… “Siamo in A2, vedremo come andrà; l’obiettivo sarà la salvezza, ma divertendoci. Il salto dalla C2 all’A2 con la stessa società io non l’avevo mai fatto prima in carriera ed esserci riuscito qui a Bitonto è qualcosa di indescrivibile”. Chapeau, mister!
Prima della chiusura del cerchio affidata al Sindaco Ricci, la cui Amministrazione
ha consegnato una targa ad hoc al Futsal Bitonto nonché una pergamena-ricordo ad ogni singolo componente della squadra fra giocatori, staff, dirigenza e collaboratori a vario titolo (tutti nominati, nessuno escluso!). Prima anche delle foto di rito, delle caterve di applausi e dei sentiti ringraziamenti agli sponsor, gentilmente omaggiati di un bellissimo “kit celebrativo”, proprio a suggellare riconoscenza, collaborazione, unità d’intenti, attaccamento alla causa, quella dei nostri colori, della nostra città, il blitz sul palcoscenico di capitan Dario Orlino. Capitan coraggio, dovremmo chiamarlo, la pedina immangiabile sulla scacchiera bitontina, che c’è sempre stato fin dagli albori del futsal cittadino firmato Vito Cozzella. Dario Orlino, non a caso l’autore del gol-promozione contro il Rho, accolto dall’ovazione del suo spogliatoio, come se il “Traetta” fosse diventato per un attimo il “Borsellino”. Incroci del destino e di luoghi straordinari… In quanto a decibel, solo mister Di Bari si è avvicinato a lui, il ragazzone dal cuore d’oro più forte degli infortuni e degli anni che passano, simbolo inappuntabile del Pallone virtuoso colorato di neroverde, qualsiasi sia la sua dimensione e il suo modo di rimbalzare.
È questa la tempra che ci piace, sono queste le belle storie che ci fanno sognare, questa è Bitonto!