È stato un 2022 tormentato e vissuto sull’ottovolante delle emozioni per il Bitonto: un anno solare difficile da dimenticare, partito tra grandi aspettative e terminato con una squadra tutta nuova con altri obiettivi. Nel mezzo, l’orgoglio di tanti giovani leoncelli che hanno portato in alto i colori neroverdi. Riviviamo dunque le emozioni di dodici mesi intensi per i colori neroverdi. DAL SOGNO ALLA DELUSIONE. Il 2022 del Bitonto parte tra le mille grandi ambizioni: la compagine di Claudio De Luca guida il girone H di Serie D, reduce da un filotto di risultati utili consecutivi prima della sosta natalizia. È vero, l’Audace Cerignola ha da recuperare due gare e potenzialmente, virtualmente comanda la classifica, ma il Bitonto c’è ed è lì sul pezzo, ed approccia il nuovo anno con veemenza: vittoria a Nocera Inferiore e Rotonda, poker al Brindisi. Sei le vittorie consecutive. Poi, però arriva il capitombolo fragoroso di Sorrento, che sembra il singolo incidente di percorso che ci sta nell’arco di una stagione. Perché presto i neroverdi riprendono il cammino: Molfetta battuto all’ultimo istante, colpo esterno a San Giorgio a Cremano. È il 16 febbraio, il Bitonto è primo in testa assieme al Cerignola. Sembra profilarsi un duello entusiasmante, punto a punto, da qui fino al termine della stagione. Ma così non è, perché pochi giorni dopo, il 20 di febbraio, arriva la partita che probabilmente cambia le sorti della stagione bitontina, in negativo. Una sconfitta casalinga imponderabile, inattesa, che travolge l’ambiente neroverde: il Nola passa 2-0 al “Città degli Ulivi” contro un Bitonto che commette errori incredibili in difesa e sbaglia l’impossibile in avanti, compreso un calcio di rigore. Il pareggio tra mille polemiche di Fasano, col Bitonto pesantemente penalizzato da alcune decisioni arbitrali, sembra risollevare le sorti bitontine e tenere accesa la fiammella della speranza, ma il successivo ko casalingo contro il Casarano porta allo scossone: la società esonera De Luca, arriva sulla panchina Alessandro Potenza, ex calciatore di Inter, Catania e Parma. L’obiettivo è fare in fretta per provare a rimettere in piedi il campionato, col Cerignola nel frattempo scappato a +6 ed il sorprendente Francavilla di mister Ragno a fare da terzo incomodo. Ma il Bitonto non ne ha più: con Potenza gioca un buon calcio ma i risultati restano altalenanti, non c’è continuità, e la vetta si allontana inesorabilmente. Tanto che il 24 aprile, al “Monterisi”, il Cerignola festeggia la promozione in C proprio grazie al successo contro il Bitonto, che dovrà dunque accontentarsi di provarci mediante i playoff. Ma neanche qui i neroverdi riescono nell’intento: perché il Francavilla chiude secondo e nellafinale di fine maggio in Basilicata, i bitontini vengono battuti 1-0. È l’epilogo di una stagione nata con grandi motivazioni ed un sogno mai tenuto nascosto, e terminata con una cocente delusione. LA MEGLIO GIOVENTÙ. Se da un lato il cammino della Prima Squadra non rispetta le attese e le ambizioni iniziali, dall’altro lato chi porta in alto orgogliosamente il nome del Bitonto e i suoi colori sono le rappresentative giovanili. Gli Allievi Regionali di mister Gaetano Fanelli, dopo aver dominato il girone del Provinciale prima e quello del Regionale dopo, si qualificano ai quarti di finale del Campionato Allievi U17 pugliese e superano il Brindisi in un doppio confronto emozionantissimo. È semifinale, i neroverdi sono tra le prima quattro di Puglia ma cedono il passo ai tarantini del Maruggio Social Sport, sconfitti a testa alta dopo aver sfiorato, specie nel match di ritorno, più volte l’incredibile qualificazione alla finale. Ma non solo Allievi, perché probabilmente il vero fiore all’occhiello della stagione calcistica bitontina è nello straordinario cammino della Juniores: i nostri young lions si rendono protagonisti di un’avventura che resterà per sempre nella storia del calcio giovanile della città dell’olio extravergine d’oliva. La ciurma guidata da Mimmo Caricola comanda il girone L del Campionato Nazionale Juniores in lungo e in largo, tenendo sempre a distanza Casarano e Molfetta. Ed il sigillo al dominio in regular season arriva proprio a fine aprile, quando i giovani leoncelli battono a domicilio proprio il Casarano, prima inseguitrice, per 4-1, chiudendo così a quel primo posto che regala anche l’accesso diretto alla fase nazionale. Ed è qui che il Bitonto inizia a creare qualcosa di meraviglioso, commovente: sfruttando il coefficiente punti altissimo totalizzato nella stagione regolare, i neroverdi si ritrovano ad affrontare ottavi, quarti e semifinali tra le mura amiche del Polisportivo “Nicola Rossiello”, che diventa sempre più una bolgia neroverde. Francavilla battuto ai rigori agli ottavi, 3-1 al Sorrento nei quarti, memorabile 4-3 rifilato al quotato Ostia Mare in semifinale, quest’ultima partita vietata ai deboli di cuore. Il Bitonto arriva così dritto, spedito, alla finalissima nazionale di Sesto Fiorentino, in Toscana, alle porte di Firenze: è il 18 giugno, in diretta tv nazionale su Sportitalia, la banda di ragazzini terribili di mister Caricola arriva a giocarsi lo Scudetto (che manca in Puglia da oltre 18 anni) contro il Pro Livorno. Gara dura, bitontini che arrivano all’appuntamento con la storia stanchi e privi di energie dopo un cammino lungo, faticoso e intenso, vanno sotto di una rete ma non hanno la brillantezza dei giorni migliori per provare a ribaltare il passivo. Alla fine festeggiano i livornesi, lacrime e amarezza per il Bitonto, che esce tra gli applausi dei quasi cento sostenitori giunti sia dalla Puglia che dal nord: perché lì è stata la meraviglia di quella giornata, bitontini al nord pronti a muoversi per sostenere i loro colori. Nonostante la sconfitta, resta indimenticabile il cammino: il Bitonto si laurea vice Campione Nazionale Juniores 2021/2022. Mai accaduto prima nella storia del calcio cittadino, un altro straordinario traguardo per la società, il meritato premio per il lavoro condotto dal responsabile Nicola Caldarola. L’ESTATE DELLA RIPARTENZA TRA LE NOVITÀ. Calato il sipario sulla stagione 2021/2022, è tempo di ripartire in estate per il Bitonto. Nuvole di incertezza incombono sul futuro: c’è una grossa novità a livello di proprietà. Il patron Francesco Rossiello, che ad aprile aveva annunciato le sue dimissioni, decide di allargare la proprietà anche all’imprenditore Onofrio Lopez, impegnato nel Monopoli, in Serie C. Nasce una sorta di multiproprietà pugliese: Rossiello e Lopez insieme nella gestione sia del Monopoli che del Bitonto, in un 50% ciascuno in entrambe le società. Cambia il progetto neroverde: c’è un ridimensionamento, non più squadra allestita per provare a vincere il campionato, ma investimenti più ragionati, organico con dei senior di grande esperienza e giovani di prospettiva da valorizzare, attingendo anche dal bacino delle giovanili monopolitane. Obiettivo: mantenere la categoria. Cambiano anche i volti: addio al direttore dell’area tecnica Fabio Moscelli e a mister Alessandro Potenza. Antonello Orlino diventa presidente, Filippo Stolfi vice presidente, Nicola Caldarola promosso a direttore generale, mantenendo il ruolo di coordinatore del settore giovanile (limitato solo alla Juniores, ndr), Leonardo Rubini alla direzione sportiva. In panchina un gradito ritorno, apprezzato dalla piazza: Valeriano Loseto, che benissimo fece a Bitonto dal febbraio al giugno 2021, quando prese la squadra in zona playout e la portò fino al quarto posto e alla semifinale playoff. Il leitmotiv della nuova stagione è: identità, territorio. Tornare a unire squadra e città, giocatori e tifosi. Certo, la limitata capienza del “Città degli Ulivi”, sempre più vicino ai lavori di ristrutturazione, non aiuta. Ma è necessaria la spinta della gente per conquistare la salvezza nel girone H di Serie D. Un bitontino icona e trascinatore del gruppo, capitan Loris Palazzo. L’avvio di stagione non è tra i più facili: il Bitonto stenta, gioca anche un buon calcio ma raccoglie troppo poco, decisamente molto meno di quelloche merita. Mister Loseto non è baciato neanche dalla fortuna, perché gli infortuni pregiudicano il lavoro ed il rendimento dei suoi. La classifica non sorride, a metà ottobre arriva un primo accenno di ripresa, con la doppia vittoria contro Matera e Puteolana, due dirette concorrenti. Ma la vera svolta arriva a Novembre, dopo la sconfitta sul campo del capolista Cavese, nel giorno del ricordo del piccolo Nico Rubini, figlio dell’ex calciatore neroverde Francesco Rubini, e nipote della bandiera nonno Nicola Rubini e di zio Leonardo, attuale diesse: contro Gladiator, Francavilla, Lavello, Martina, Gravina e Nocerina, arrivano sei risultati utili consecutivi, quattro vittorie e due pareggi contro dirette avversarie nella lotta salvezza. Quattordici punti che danno respiro alla classifica: il Bitonto chiude il girone d’andata a quota 22 punti, + 5 sulla zona playout. Bene anche la Juniores, affidatasi a mister Gaetano Fanelli, promosso dagli Allievi: i giovani neroverdi hanno chiuso il 2022 in testa a pari punti col Casarano, dando continuità a quanto fatto nella precedente stagione. La strada insomma è tracciata, nonostante le difficoltà e le novità. Nel nuovo anno non resta altro che continuare sul solco intrapreso per provare a portare a casa quanto prima gli obiettivi, la salvezza della Prima Squadra e un altro nuovo cammino entusiasmante della Juniores. Certo, non sarà facile: la Prima Squadra proverà a raggiungere la permanenza in D giocando senza supporto del pubblico al Polisportivo “Nicola Rossiello”, che diventerà la casa del Bitonto nel 2023: in attesa che partano i lavori al “Città degli Ulivi” e che si possa tornare a sognare in grande con una casa pronta per palcoscenici più ambiziosi. Buon anno Bitonto, nel 2023 siamo certi continuerà a battere forte il cuore neroverde!