Il Gup di Potenza Lucio Setola ha assolto “perché il fatto non sussiste” il colonnello dei carabinieri Angelo Colacicco, difeso dal legale Francesco Ruggiero, dal reato di depistaggio e calunnia. Il militare, all’epoca dei fatti comandante del Noe di Bari, era stato arrestato e poi scarcerato dal Tribunale del Riesame di Potenza, poiché accusato di aver depistato l’inchiesta leccese che portò agli arresti dei magistrati in servizio a Trani (Bat), Antonio Savasta e Michele Nardi.
Nel corso del giudizio, celebrato col rito abbreviato, sono stati escussi l’ex Procuratore Capo di Trani Antonino Di Maio e il colonnello Fernando Maisto. La Procura di Potenza aveva chiesto la condanna di Colacicco a 2 anni e 6 mesi. Il pubblico ministero leccese, Roberta Licci, costituitasi parte civile, aveva chiesto la condanna di Colacicco al pagamento di una provvisionale di 10.000 euro. “Esprimo soddisfazione per aver ridato dignità e onore al colonnello Colacicco – ha detto il legale all’Agi – da sempre estraneo a tutte le contestazioni. Un processo non semplice che però ha chiarito tutta la vicenda”.