La Puglia il prossimo 10 maggio passerà in zona gialla. Lo ha confermato il Ministero della Salute Roberto Speranza a fronte dei miglioramenti riscontrati nel report settimanale messo a punto dal comitato tecnico scientifico. I numeri, infatti, sono in miglioramento. Nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio si segnalano 6.576 uovi casi (il quarto dato più alto d’Italia). L’indice Rt è sceso a quota 0,9, l’incidenza è di 170 contagi per 100 milla abitanti, quindi al di sotto della soglia di allerta dei 250 contagi. E se è stato considerata bassa l’incidenza de contagio, moderata, invece, è la valutazione dell’impatto sugli ospedali. Il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive in Puglia è al 34% a fronte de 39% della scorsa settimana e nell’area medica al 42% a fronte del 46 %. Ciò che preoccupa “è il segnale che eventualmente una zona gialla può dare alla popolazione. Ricordiamocelo – ha detto l’assessore -: zona gialla non vuol dire liberi tutti. In questo momento ci sono ancora tante persone in ospedale, ci sono ancora in circolazione tante persone positive, portatori del virus, magari anche asintomatiche”. Quindi, “dobbiamo continuare ad avere gli stessi livelli precauzioni che abbiamo avuto nei giorni scorsi”, ha concluso Lopalco.
Con la zona gialla, allora, da lunedì le principali novità riguarderanno gli spostamenti: si potrà uscire liberamente fuori dal comune o dalla regione (a patto che la regione di destinazione sia in zona gialla) senza autocertificazione e non più solo per motivi di lavoro, salute o altre necessità. Sarà possibile raggiungere una seconda casa con la propria famiglia. Si potrà tornare a fare servizio a tavolo nei risoranti e nei bar, fino al 31 maggio soltanto con tavolini all’esterno e rispettando il coprifuoco. Sarà possibile anche fare sport all’aperto, amatoriale, di squadra o di contatto ed è questo consentito anche nei parchi pubblici o privati, in aree attrezzate, centri e circoli sportivi dove però è vietato l’uso degli spogliatoi. Via libera anche a cinema, teatri, sale da concerti e musei. Restano ancora chiuse, invece, le discoteche, ma proprio su questo si è tenuto un incontro tra la Regione e gli imprenditori del settore per mettere a punto un test pilota per la ripartenza.