“Un mio compagno di scuola media, dopo essere stato intubato per 20 giorni, si è svegliato ed ero lì, accanto a lui, a tenergli la mano. Adesso è in riabilitazione e questi sono i casi che vorremmo vedere ogni giorno, perché per ogni vita che riusciamo a salvare, mi batte forte il cuore”. È il racconto emozionato di Antonio Moschetta, medico internista del Policlinico di Bari e ricercatore universitario, da 20 giorni a lavoro nell’ospedale per le maxiemergenze allestito alla Fiera del Levante di Bari. “Nella struttura si è creata una squadra di lavoro meravigliosa con tanti giovani che hanno deciso di affrontare questa sfida. Il valore aggiunto è poter trattare il paziente, fino alla sua dimissione, avendo in campo diverse specializzazioni: riabilitatori, internisti, la cura del dato metabolico, respiratorio”. Le persone ricoverate sono “custodite e al centro, è questo che devono sapere i parenti che li aspettano a casa”. E conclude: “Tra malato, medico e malattia, il protagonista è il malato e qui, nell’ospedale in Fiera, si esplica quello che dicevano gli ippocratici”.